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Domenica, 28 Aprile 2024
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Modena tra i Comuni a più alta "maturità digitale", performance in crescita

È ciò che emerge dai risultati dell’“Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo” realizzata da FPA, società del gruppo Digital360, per Dedagroup Public Services e presentata oggi al FORUM PA 2021. L’analisi mette a disposizione dei comuni un utile strumento di autovalutazione per verificare il grado di digitalizzazione raggiunto e la sua evoluzione nel tempo

Modena si conferma tra i comuni capoluogo italiani più maturi dal punto di vista digitale. È quanto emerge dall’”Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo”, realizzata fra aprile e maggio 2021 da FPA, società del gruppo Digital360, per Dedagroup Public Services, società in prima linea nello sviluppo delle nuove infrastrutture pubbliche digitali del Paese, e presentata oggi a FORUM PA 2021 nel corso del convegno “Italia digitale: il ruolo dei Comuni per una PA al servizio di cittadini e imprese”.

L’indagine analizza il grado di maturità digitale dei 110 comuni italiani capoluogo sulla base di tre dimensioni: Digital public services, il livello di disponibilità online di 20 tra i principali servizi al cittadino e alle imprese; Digital PA, l’integrazione dei Comuni con le principali piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l'informatica pubblica (SPID, CIE, PagoPA, ANPR); Digital Openness, la numerosità e l’interoperabilità degli open data e la comunicazione con i cittadini attraverso i canali social. È basata sul modello Ca.Re (Cambiamento Realizzato) di Dedagroup Public Services, frutto di una rielaborazione del DESI rispetto agli obiettivi definiti dal Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione e di una sua contestualizzazione a livello locale, che rappresenta la sintesi dei risultati ottenuti nelle tre dimensioni.

Immaginando il percorso di digitalizzazione come una corsa di velocità, che anche alla luce della recente esperienza dettata dall’emergenza sanitaria si è capito che si deve e si può compiere, l’indagine individua tre classi di maturità digitale collocando i Comuni in tre momenti: “Blocchi di partenza”, “Stacco” e “Spinta”. 

Modena che si posiziona proprio nella fase di “Spinta”, migliora ulteriormente i propri risultati con un indice Ca.Re. pari a 76 (vs 69 dello scorso anno), riflesso delle significative performance dell’Indice Digital Public Services, pari a 83 (vs 71 del 2020), dell’Indice Openness, a 67 (vs 53 del 2020) e dell’Indice Digital PA, pari a 78 (in leggera flessione rispetto a 83 del 2020).

Commentando l’indagine, Ludovica Carla Ferrari, assessora comunale alla Smart city, ha ricordato il Piano digitale approvato lo scorso anno e l’avvio del Data Center, il quarto della rete regionale, autentico “cuore tecnologico della città, a servizio di enti pubblici e aziende”. Rispetto a come è stata affrontata la fase della pandemia, Ferrari ha sottolineato anche l’impegno per rafforzare i servizi ai cittadini e a diffondere una cultura digitale: i certificati di anagrafe e stato civile rilasciati on-line, per esempio, sono passati dal 37% del 2019 al 63% del 2020 (circa 29 mila), mentre i pagamenti con pagoPA sono quadruplicati raggiungendo quasi i 42 milioni di euro nel 2020 rispetto ai 10 milioni dell’anno precedente. “Sono temi – annuncia l’assessora - che svilupperemo anche nell’edizione 2021 del Festival della cultura digitale Modena smart life in programma dal 24 al 26 settembre”.

Il 2020 passerà alla storia come l’anno della pandemia, ma anche come l’anno in cui abbiamo accelerato con forza verso una trasformazione tecnologica senza precedenti. I dati della ricerca Ca.Re lo confermano evidenziando come chi ha avuto più facilità e capacità di reazione alle condizioni estreme createsi sia stato chi ha potuto contare su progetti già avviati di digitalizzazione del back office, parte cruciale per l’erogazione ed efficienza dei servizi. Questo ci dice che il percorso per tutti parte proprio dalla digitalizzazione del sistema informativo con la conseguente revisione dei processi per poter attuare realmente quel cambiamento che vede l’uomo al centro in ogni minimo dettaglio del servizio pensato per il cittadino ha commentato Fabio Meloni, Amministratore Delegato di Dedagroup Public Services. “Modena, con la quale collaboriamo sul fronte dei servizi digitali e sulla valorizzazione dei dati georeferenziati, è tra i comuni più virtuosi e, nonostante l’ottimo posizionamento sul fronte della maturità digitale, continua a lavorare per migliorare ulteriormente”.

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