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Due medici di famiglia verso la pensione, anche a Castelfranco allarme per mancanza di sostituti

Azienda sanitaria e Amministrazione comunale e si stanno attivando per cercare di dare risposte ai cittadini a fronte della carenza di personale

L’Amministrazione comunale di Castelfranco Emilia segue con grande attenzione il prossimo pensionamento di due medici di Medicina Generale nel territorio comunale, incarichi per cui, al momento, nella prima assegnazione, l’Azienda Sanitaria non è riuscita a trovare il titolare, nonostante il bando svolto nella scorsa primavera. L’Azienda USL ha già attivato tutte le procedure per garantire la presenza del medico tramite un incarico provvisorio o altre soluzioni, che verranno comunicate appena definite. 

Le soluzioni che saranno adottate in questa fase saranno temporanee, in attesa della seconda assegnazione di ottobre e del bando straordinario previsto sempre per il mese di ottobre, per tentare di coprire tutti i posti rimasti vacanti nel territorio provinciale.

“Purtroppo, il problema della carenza dei medici di medicina generale è un problema nazionale” commenta il Sindaco Giovanni Gargano “La medicina territoriale è il simbolo della sanità pubblica e costituisce un filtro importante all’ospedalizzazione dei pazienti ed è strategica per la prevenzione. La crisi della medicina generale nei territori toglie ai cittadini i punti di riferimento per la sanità pubblica e genera molti disagi e preoccupazioni, soprattutto per i soggetti più fragili e per chi ha difficoltà negli spostamenti, seppure questi siano previsti solo come soluzione temporanea. L’attenzione dell’Amministrazione comunale è alta sul tema, sia rispetto alle criticità contingenti, che per quanto riguarda la pianificazione dei servizi. Per quanto riguarda la carenza attuale dei Medici territoriali, ci siamo attivati con l’Azienda Sanitaria per segnalare le criticità e diverse sono state le occasioni di incontro per monitorare l’andamento dei bandi e trovare soluzioni per i cittadini.

In questo particolare momento è importante il lavoro messo in campo dalle medicine di gruppo e di rete, sia dentro la Casa della comunità che fuori, che assicurano un coordinamento dell'assistenza per le visite domiciliari, le ricette urgenti e le sostituzioni dei medici di famiglia, che trovano spazio nei locali dell’Ex Regina Margherita, nel capoluogo, e a Piumazzo in via dei Mille.

La Casa della Comunità è il punto di riferimento per la promozione della salute e per i processi di coinvolgimento della comunità, qui i cittadini possono trovare in un unico luogo diversi servizi socio sanitari che  saranno ulteriormente potenziati sia in termini quantitativi che qualitativi, nell’ottica di una dinamica provinciale. Voglio anche segnalare come sia strategico il potenziamento delle risorse che la Regione Emilia-Romagna da anni destina ai bandi per la formazione dei Medici di Medicina Generale. E’ necessario che i soggetti coinvolti operino sinergicamente per dare risposte ai cittadini,  in collaborazione anche con l’Ordine dei Medici, avendo al centro il benessere dei cittadini e la tutela della Sanità pubblica. 

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