rotate-mobile
Attualità

Smart City, Modena rafforza la propria visione verso il digitale

Ok al Piano triennale per l’informatica che fotografa l’applicazione, a livello comunale, delle misure previste dall’Agenzia per l’Italia digitale

Grazie anche alla recente erogazione di fondi Pnrr (1,5 milioni di euro) Modena punta ad ampliare ulteriormente l’offerta di servizi online erogati a cittadini e imprese, a migliorare la qualità delle applicazioni in termini di design e accessibilità, ad aumentare i servizi pubblici disponibili attraverso l’app “Io” e a sviluppare la strategia, già consolidata, di adozione delle logiche cloud, cioè con l’utilizzo di piattaforme virtuali anziché fisiche. L’accelerazione “digitale” è uno dei punti principali del Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2021-2023 del Comune di Modena, il documento che “fotografa” l’applicazione delle misure previste a livello territoriale dal Piano triennale della pubblica amministrazione pubblicato dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid).

Il Piano triennale

Il Piano, al centro della delibera approvata dalla giunta comunale su proposta dell’assessora alla Smart city Ludovica Carla Ferrari, pur costituendo un adempimento di legge, nei fatti attesta l’evoluzione in termini di transizione digitale e tecnologica compiuta dall’Amministrazione e declinata in otto assi: “Servizi digitali”, “Dati”, “Piattaforme”, “Infrastrutture”, “Interoperabilità”, “Sicurezza informatica”, “Leve per l’innovazione” e “Governare la trasformazione digitale”.

"Lavoriamo da anni per sviluppare una transizione digitale profonda e stabile – afferma l’assessora Ferrari - affinché l'evoluzione in atto sia concreta e contribuisca a migliorare la vita delle persone offrendo più opportunità e combattendo ogni forma di diseguaglianza, anche legata al digitale. Una Pubblica Amministrazione capace di stare al passo con l'Europa e in linea con gli standard italiani più elevati è ciò che i modenesi si aspettano e con questo Piano si formalizzano obiettivi e processi d’innovazione finanziati anche attraverso i fondi Pnrr”.

Come emerge dal Piano il Comune si è innanzi tutto dotato di una struttura apposita, all’interno del settore Smart city, che ha competenze tecniche informatiche, di Information and communication technologies (Ict) e organizzative per esercitare una governance avanzata del processo di transizione digitale.

Un ampio focus è dedicato all’utilizzo dei finanziamenti provenienti del Pnrr assegnati in estate nell’ambito delle misure che riguardano la digitalizzazione, l’innovazione e la sicurezza nella pubblica amministrazione. Altrettanta attenzione è riservata al tema dei dati attraverso l’aggiornamento di numerose applicazioni gestionali interne, sviluppando l’interoperabilità dei sistemi e ampliando la produzione dei “dataset” per arricchire il portale comunale Open data rinnovato nei mesi scorsi (https://opendata.comune.modena.it). L’obiettivo è rendere sempre più fruibile per la comunità il patrimonio informativo pubblico.

Di particolare rilevanza è anche l’ambito della sicurezza informatica e, come riporta il Piano, per favorirla sono adottate le azioni previste dalle misure di sicurezza dell’Agid e sono state definite politiche di cyber security awareness, ovvero il complesso delle misure culturali messe in atto sul territorio per la formazione e la consapevolezza nell’uso dei device e nell’accesso a internet.

Le piattaforme e l'innovazione

Per quanto riguarda le “Piattaforme”, l’ente locale ha aderito da tempo ai sistemi telematici per la semplificazione e innovazione digitale Anpr (Anagrafe nazionale della popolazione residente), Spid-Cie-Pns (il portale di autenticazione mediante identità digitali) e PagoPa (la piattaforma di pagamento digitale per i versamenti all’ente), oltre all’app Io (il punto unico di accesso ai servizi della pubblica amministrazione), e sta lavorando all’integrazione con la Piattaforma notifiche digitali degli atti pubblici (Pnd). E per analizzare in maniera più efficace le statistiche è stata introdotta la piattaforma di Analytics sviluppata da Agid Web analytics Italia (Wai).

Infine, in materia di “Leve per l’innovazione”, il documento sottolinea che il Comune partecipa al progetto SmartEr Italy, il programma strategico del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, che prevede la definizione e il lancio di gare d’appalto innovative: il progetto consentirà di sperimentare piattaforme e tecnologie innovative sul fronte della mobilità smart, cioè le azioni volte a permettere alle persone delle aree urbane di muoversi in modo più veloce, agile e sostenibile grazie all’uso della tecnologia e dell’innovazione.

Modena premiata dalla Regione in base all’indice “Desier”

Un territorio ampiamente connesso alla rete, in cui i cittadini hanno sviluppato consolidate competenze informatiche e che offre un mercato del lavoro sempre più incentrato su digitale e nuove tecnologie. Sono le principali motivazioni alla base del premio Agenda digitale assegnato al Comune di Modena dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito della verifica dei processi di digitalizzazione dei territori secondo l’indice regionale “Desier” (Digital economy and society index Emilia-Romagna). Un riconoscimento che attesta, quindi, le azioni del Piano di transizione digitale avviato dall’Amministrazione comunale e, più in generale, i progressi della strategia per la Smart city sviluppata dall’ente.

L’indice “Desier” prende spunto da “Desi”, il parametro introdotto dalla Commissione Europea nel 2014 per misurare i progressi dei Paesi in termini di digitalizzazione dell’economia e della società, al fine di convergere verso un unico mercato digitale. “Desier”, dunque, ne costituisce la declinazione in chiave territoriale, tarata sulle specificità del territorio regionale, e rappresenta uno strumento messo a disposizione degli amministratori locali: da un lato serve a monitorare lo stato di avanzamento della digitalizzazione nel tempo e tra i territori, dall’altro consente di individuare buone pratiche da diffondere, divari da colmare e settori prioritari su cui intervenire.

Il premio Agenda digitale, assegnato nei giorni scorsi in un convegno nel capoluogo regionale, ha fotografato quindi i risultati degli enti emiliano-romagnoli in relazione ai quattro assi in cui si articola l’indice. In particolare, “Connettività” fa riferimento alla copertura e all’utilizzo della banda fissa e mobile; “Capitale umano” indaga le competenze digitali nel territorio, la formazione superiore e il mercato del lavoro in ambito tecnico scientifico, l’utilizzo di Internet e la presenza di specialisti nel campo dell’Information and communication technologies (Ict); i “Servizi pubblici digitali” comprendono i dati e la loro interoperabilità, l’utilizzo dell’e-government e l’impatto sulla digitalizzazione pubblica, mentre l’“Integrazione delle tecnologie digitali” si traduce in e-business e impatto sul mercato del lavoro.

In tutto sono stati 37 i Comuni e le Unioni di Comuni riconosciuti come eccellenti e su scala regionale i Comuni capoluogo col valore “Desier” migliore sono risultati Bologna, Parma e appunto Modena. Nel dettaglio, il territorio cittadino ha ottenuto risultati di eccellenza sul fronte dei fattori abilitanti (copertura fissa, cioè civici coperti per larghezza di banda, scuole connesse, aree produttive connesse) e sull’integrazione delle tecnologie digitali (la specializzazione operativa nei settori digitali delle imprese e l’innovatività dei loro servizi); buone sono state anche le valutazioni sul capitale umano impiegato.

“Quello riscontrato dall'indice Desier – spiega l’assessora alla Smart city Ludovica Carla Ferrari – è, dunque, un trend di crescita sul quale Modena deve investire ancora insistendo sulla sostenibilità complessiva della trasformazione digitale, sulla sua sicurezza e sull'inclusività della transizione”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Smart City, Modena rafforza la propria visione verso il digitale

ModenaToday è in caricamento