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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Ospedale Universitario / Via del Pozzo

Policlinico, un cantiere senza soste. Altre rivoluzioni all'orizzonte

Molti progetti sono in partenza o in definizione, mentre altri si stanno concludendo. L'ospedale cittadino cambia costantemente volto, ma il tema delle risorse è cruciale

Il Policlinico di Modena festeggia 60 anni di vita, ma è sicuramente difficile ricordarlo in una sua forma univoca e stabile: il complesso di via del Pozzo ha infatti visto negli anni una lunga e costante serie di trasformazioni, destinate a proseguire ancora, che ne hanno costantemente modificato gli spazi. La presentazione del programma per le celebrazioni del sessantennale è stata l'occasione anche per fare il punto su questo aspetto dell'ospedale modenese.

A farlo è stato in particolare il Direttore Amministrativo dell'AOU Lorenzo Broccoli, che ha fornito un quadro delle principali trasformazioni presenti, future e futuribili della struttura sanitaria. 

In dirittura d'arrivo c'è ovviamente la costruzione del nuovo edificio Materno-Infantile; un grande blocco di 5 piani che si sta innalzando accanto al Pronto Soccorso. Un investimento da 28,3 milioni di euro che si prevede di far entrare pienamente in funzione nel maggio 2025.

Sono invece conclusi i lavori relativi a 5 lotti per il miglioramento sismico della struttura, un altro enorme capitolo che si è aperto dopo il terremoto del 2012. La struttura dovrà però essere ulteriormente rinforzata ed è previsto entro il 2025 un nuovo appalto per portare il complesso a rispettare i livelli di sicurezza sismica previsti dall'attuale normativa.

Ma oltre ad un nuovo edificio sul retro della struttura, nel prossimo futuro anche il corpo storico del Policlinico sarà soggetto ad una modifica sostanziale di una parte "storica". Grazie ai fondi del Pnrr si potrà procedere all'abbattimento dei Corpi A ed L (vedi figura sotto): la gara per la progettazione è stata bandita e i lavori dovranno poi essere completati secondo le scadenze previste dal Piano (2026). Qui si innesta forse il progetto più interessante ed innovativo del prossimo futuro. Anche grazie all'apporto "dell'ing. Stefani che ha visto un'opportunità per arricchire la ricerca e la didattica", ha spiegato Broccoli, si sta riflettendo sulla realizzazione di un nuovo edificio nel "vuoto" lasciato dall'abbattimento del Corpo A. Un progetto avveniristico sul quale l'Azienda non si è ancora sbottonata, che vorrebbe coniugare ricerca e tecnologie avanzate per l'applicazione clinica. Una sfida economicamente complessa: "La progettazione sarà donata, ma servirà una ricerca fondi non indifferente".

I comparti del Policlinico-2

A completare il quadro dei lavori futuri vi è anche a ristrutturazione del NBT 2 (Nuovo Blocco Tecnologico) che ospita parte della chirurgia: in questo caso è stata presentata una richiesta di finanziamento che sarà inserita nei programmi della Regione. Saranno invece completati entro settembre i lavori alla nuova torre degli ascensori: uno sviluppo importante per facilitare gli spostamenti fra i piani del corpo centrale, che spesso hanno rappresentato un fattore critico. Il nuovo sistema promette di velocizzare e rendere più fluide salite, discese e accessi ai reparti.

In ultimo, ma non certo per l'importanza che ricopre nell'economia degli spazi a disposizioni dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, c'è il grande tema in sospeso da anni relativo al recupero dei Poliambulatori. Dopo un lungo stallo finalmente è stata bandita la gara d'appalto per eliminare il problema dell'amianto contenuto nei materiali utilizzati decenni fa per la costruzione dell'edificio. I lavori dovrebbero iniziare entro l'autunno e concludersi nella primavera del 2024. Poi toccherà alla riqualificazione completa dello stabile, che dovrebbe ospitare un mix di funzione tra ricerca e gestione aziendale. La proposta di finanziamento è stata inoltrata, ma non si hanno ancora certezze sull'esito.

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