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Fotografare i rifiuti per "allenare" l'App di Hera a riconoscerli direttamente

Il Gruppo Hera ha fatto tappa al Polo culturale di Villa Gandini con il progetto “Uno scatto per l’ambiente”: la multiutility allena infatti il modello di intelligenza artificiale a riconoscere i materiali direttamente dalle foto scattate dagli studenti della scuola media “Fiori”

 Rendere l’App Il Rifiutologo, lo strumento digitale del Gruppo Hera che aiuta a fare una raccolta differenziata di qualità, ancora più intelligente grazie a dei fotografi d’eccellenza: gli studenti della scuola secondaria di primo grado “Fiori” di Formigine.

Con questo intento la multiutility ha organizzato questa mattina al Polo culturale di Villa Gandini - nell’ambito di After Festival, la rassegna della Regione Emilia Romagna dedicata alla diffusione della cultura digitale - un laboratorio scientifico che ha coinvolto in attività legate alla sostenibilità ambientale alcuni ragazzi, divisi in due squadre, i “Tulipani” e i “Girasoli”.

Relatore dell’iniziativa Milena Zappoli, Responsabile Innovazione Servizi Ambientali del Gruppo Hera: il format utilizzato è quello di “Uno scatto per l’ambiente”, l’ecogame ideato dalla multiutility nel 2022 per portare il tema ambientale nella scuola, favorendo la crescita di una nuova coscienza che renda i ragazzi perfetti divulgatori di buone pratiche.

Il laboratorio fa parte del progetto regionale CitizER Science e permette sia di allenare il modello di intelligenza artificiale applicato al Rifiutologo, sia di educare e sensibilizzare i ragazzi sul tema della raccolta differenziata in modo interattivo, utilizzando concetti come la gamification per coinvolgere i giovani cittadini.

Con questa esperienza gli studenti sono infatti protagonisti dello sviluppo di un modello di intelligenza artificiale che possa far riconoscere un rifiuto a partire da una foto: i risultati saranno utilizzati per sviluppare una nuova funzionalità dell’App Il Rifiutologo.

Come funziona il progetto ‘Uno scatto per l’ambiente’

Le studentesse e gli studenti della scuola media “Fiori” prima hanno catturato, con l’uso dello smartphone, alcune immagini per ciascuna delle seguenti tipologie di rifiuti della categoria ‘plastica’: incarti di caramelle e merendine, bicchieri monouso, piatti monouso, flaconi e buste per alimenti. Inviandole al sistema hanno quindi alimentato il database per permettere al modello di intelligenza artificiale di aumentare la propria accuratezza nel riconoscimento dei rifiuti. Nella fase successiva del gioco gli studenti hanno risposto a quiz, interrogandosi su alcune tematiche relative a criticità ambientali e al cambiamento climatico.

Alla fine del contest sono stati distribuiti dei “gadget sostenibili” a tutti i partecipanti e i dati raccolti sono stati validati ed elaborati. A valle dell’iniziativa sono stati presentati ai ragazzi e agli insegnanti il risultato e l’accuratezza raggiunta dal modello, che servirà appunto per ampliare le potenzialità dell’App Il Rifiutologo. 

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