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Poclain Hydraulics, un pacchetto di 10 ore di sciopero a Castelfranco e Spilamberto

Questa mattina la prima mobilitazione dei lavoratori, i cui rappresentanti sono impegnati nella vertenza per il rinnovo del contratto aziendale

Dopo l'avvio di una lunga trattativa sul rinnovo del contratto aziendale in Poclain Hydraulics, in cui Fiom Cgil e Fim Cisl hanno tentato una difficile mediazione per trovare un accordo condiviso con l'azienda, si è giunti oggi, giovedì 14 marzo, alla mobilitazione collettiva. I sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Rsu Poclain Hydraulics hanno indetto le prime due ore di sciopero (di un pacchetto di 10 ore) con presidio davanti ai cancelli di Poclain, azienda francese leader in tutto il mondo per la produzione di motori idraulici, che conta tra gli stabilimenti di Spilamberto e Castelfranco oltre duecento addetti.

Le lavoratrici e i lavoratori sono in presidio davanti ai due stabilimenti dalle 8:30 alle 9:30, dalle 11 alle 12, dalle 14 alle 15 e infine dalle 17 alle 18 (stabilimento Castelfranco via Mavora, 109, stabilimento Spilamberto via M. Baccolini, 2).

"Per contestualizzare la vertenza bisogna partire dal 2019, quando l'azienda, storicamente insediata a Castelfranco, ha iniziato a ragionare sulla dismissione dello stabilimento e la realizzazione di una nuova sede operativa a Spilamberto. Dal dicembre del 2020, data di scadenza del Contratto Aziendale allora in vigore, si sono trovati accordi ponte circa l'ammontare del Premio di Risultato, che comunque è sempre stato ritoccato al rialzo, ma non si è mai arrivati a definire un nuovo Contratto Integrativo. Lo scorso novembre però, con l'apertura del nuovo stabilimento di Spilamberto, si è capito che bisognava arrivare a un nuovo Contratto Aziendale", spiegano i sindacati.

"Gli argomenti portanti della trattativa sono stati sin da subito legati al trasferimento, ovvero la definizione di un'indennità di disagio per le nuove distanze che le lavoratrici e i lavoratori hanno iniziato a sostenere e l'adeguamento del buono pasto. La stessa importanza è stata data alla revisione del Premio di Risultato e all'incremento delle retribuzioni in salario aziendale - attaccano le sigle dei lavoratori - A oggi le distanze tra le rivendicazioni sindacali e quanto presentato sul tavolo dall'azienda appaiono ancora non conciliabili se non con un'azione di lotta che oltre allo sciopero prevede il blocco degli straordinari, eppure è stato ribadito più volte dal sindacato che per fare buona industria non basta investire in capannoni e nuovi macchinari, che comunque è auspicabile, ma serve anche e soprattutto investire sulle risorse umane.

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