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Attualità Madonnina / Via Emilia Ovest, 950

Morti sul lavoro, 500 in corteo con Cgil e Uil bloccano la via Emilia

I lavoratori sfilano nell'area industriale di via Emilia Ovest per chiedere la fine delle morti bianche. In mattinata il presidio davanti al cantiere Esselunga

Alle ore 14.00 è partita come previsto la manifestazione sindacale di Cgil e Uil che oggi protestano in tutto il Paese contro le morti sul lavoro. Già in mattinata si era tenuto un partecipato presidio presso il cantiere del futuro supermercato Esselunga di via Canaletto. Nel primo pomeriggio la mobilitazione riguarda principalmente il settore metalmeccanico, che vede proprio in via Emilia Ovest le sedi di importanti aziende modenesi. 

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Circa 500 le persone che hanno sfilato con bandiere e striscioni, scandendo slogan al megafono. Il corteo è partito di fronte alla ditta Stilma Acciai per poi procedere per alcune centinaia di metri fino all'azienda Caprari, con l'obiettivo di concludersi di fronte all'Innovation Lab di Maserati, luogo simbolico di un'altra complessa battaglia sindacale. 

Lo svolgimento del corteo ha comportato la chiusura di via Emilia Ovest nel tratto compreso tra via Zanfi e lo svincolo con la tangenziale, causando un congestionamento del traffico che dovrebbe durare fino alle ore 15.30 circa .

Corteo Cgil e Uil 11/04/2024

Dopo il corteo del pomeriggio su via Emilia Ovest, si è tenuto il comizio conclusivo dei segretari provinciali Fiom Cgil Stefania Ferrari e Alberto Zanetti Uilm Uil.

I segretari di Cgil e Uil hanno anche illustrato le altre rivendicazioni alla base della protesta: una giusta riforma fiscale visto che il 90% del gettito Irpef lo pagano lavoratori dipendenti e pensionati, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute e l’evasione continua ad essere di 90 miliardi all’anno.

Morti e infortuni sul lavoro: Cgil e Uil proclamano lo sciopero con due presidi per Modena

I sindacati denunciano poi il forte definanziamento della sanità e del welfare pubblico con tagli al trasporto pubblico e all’istruzione pubblica con conseguente esodo anche del personale.

“Le motivazione dello sciopero dell’11 aprile partono da lontano, danno continuità alla mobilitazione Cgil e Uil dello scorso novembre – ha spiegato Roberto Rinaldi – da 4 anni abbiamo presentato una piattaforma unitaria al Governo e non abbiamo risposta. Il 75% dei nuovi contratti stipulati è precario, chiediamo diverse politiche economiche e sociali, la transizione industriale digitale ed ecologica deve essere accompagnata da una transizione sociale, le aziende devono discutere con i sindacati di come affrontare la perdita di posti di lavoro dovuti alla transizione o all’introduzione dell’intelligenza artificiale nella produzione. Servono investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo”.

I dati modenesi su infortuni, anche mortali, e malattie professionali sono drammatici: 15 morti nel 2023, 14.736 infortuni denunciati nel 2023, 40 denunce al giorno, il 42% degli infortuni riguarda lavoratori fra i 41 e 60 anni, ¼ delle denunce riguarda un lavoratore straniero. Nel 2023 sono state riscontrate 810 malattie professionali, praticamente 2 al giorno, fra queste anche quelle croniche e gravi. L’Emilia Romagna è la regione con maggiori infortuni e i settori più colpiti sono le costruzioni e l’agricoltura.

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