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Separati all'aeroporto di Kabul, famiglia si riunisce a Modena

Madre con due bambini ritrova il marito, che li aveva fatti mettere in salvo per primi. Il ricongiungimento grazie a Difesa e Protezione civile dell’Emilia-Romagna

Fuggiti da Kabul grazie al ponte aereo italiano, si ritrovano insieme nel modenese. Una vicenda a lieto fine nel dramma dell'Afghanistan. Una mamma afghana con due figli piccoli - un neonato di 40 giorni e un bimbo di 5 anni - arrivata venerdì scorso in Emilia-Romagna insieme a un centinaio di connazionali dopo essere atterrati a Fiumicino, ieri era venuta a sapere tramite i contatti mantenuti via WhatsApp che anche il marito era riuscito ad arrivare in Italia grazie alla missione dell’Esercito, con l’ultimo volo partito. La Protezione civile della Regione Emilia-Romagna è subito intervenuta, contattando il ministero della Difesa che è riuscito a individuarlo.

È stata così realizzata una staffetta tra il convoglio militare con gli ultimi afghani arrivati e destinati a Ponte Isarco (Bolzano) e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna per prendere in carico l’uomo e accompagnarlo in provincia di Modena. Il ricongiungimento è avvenuto questa mattina, con la gioia e commozione di tutti. Ora la famiglia è di nuovo insieme.

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In Emilia-Romagna al momento sono ospitate oltre duecento persone afghane in strutture nelle province di Modena, Parma e Piacenza. Si tratta di donne e uomini, e loro familiari, che prestavano servizio nell’ambito della missione Italia-Nato, e che avevano collaborato con le nostre autorità. Trascorrono qui il periodo di quarantena obbligatorio previsto per ogni viaggiatore che arriva dall’estero (dai 7 ai 10 giorni), dopodiché verrà organizzata la loro permanenza sulla base delle indicazioni del Governo.

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