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Unimore e FAI insieme per valorizzare il patrimonio storico

Unimore e FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS hanno siglato un accordo quadro con lo scopo di promuovere iniziative comuni volte alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale locale e nell’intento di avvicinare studenti e studentesse dell’Ateneo alle attività del FAI a Reggio Emilia e Modena

Unimore e FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS hanno siglato un accordo quadro con lo scopo di promuovere iniziative comuni volte alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale locale e nell’intento di avvicinare studenti e studentesse dell’Ateneo alle attività del FAI a Reggio Emilia e Modena.

Non è la prima volta che il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, collabora con Unimore tramite le delegazioni di Modena e Reggio Emilia: già dal 2019 le porte dell’Ateneo sono state aperte a Modena e a Reggio Emilia a più di 3000 visitatori in diverse edizioni delle Giornate FAI di Primavera e d’Autunno, con il racconto degli spazi dell’Università a cura dei volontari FAI.

Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS è una fondazione privata senza scopo di lucro nata nel 1975 con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Con i suoi oltre 350 presidi territoriali è attiva in tutta Italia. Il FAI è da sempre vicino alle Università, con cui condivide l’importanza della sensibilizzazione della cittadinanza alle tematiche culturali e ambientali e ad oggi conta 33 convenzioni attive con altrettanti Atenei in tutta Italia.

Il patrimonio culturale dell’Ateneo - afferma il Prorettore Prof. Gianluca Marchi, Delegato per la Terza Missione di Unimore - è molto vasto, fatto di collezioni museali, di archivi, di edifici di grande interesse storico e artistico. L’obiettivo di Unimore è valorizzare questo patrimonio, favorendo l'accessibilità ad un pubblico ampio e creando spazi di fruizione pienamente vivibili dalla collettività. La Convenzione con una realtà di così grande prestigio come il FAI, che rappresenta una eccellenza nella valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano, darà un prezioso supporto ad Unimore in questo sforzo di apertura del suo patrimonio verso i pubblici esterni e di sua maggiore integrazione con gli interessi della comunità”.

Siamo felici di questo accordo che apre le porte a nuove sinergie per la valorizzazione del territorio e la sensibilizzazione dei cittadini a tematiche culturali e ambientali. Come Delegazione FAI di Modena stiamo già collaborando con l’Università per il progetto FAI ponte tra culture, volto a promuovere il dialogo interculturale e a valorizzare il territorio modenese e le connessioni che ci legano al resto del mondo” aggiunge Vittorio Cavani, Capo Delegazione FAI Modena.

Per Museo MORE è molto importante il rapporto con il territorio e con gli organismi che “propongono conoscenza” favorendo apprendimento ed esperienza culturale abbinati alla valorizzazione delle espressioni naturali e culturali dei luoghi e della loro storia. La convenzione – afferma il Prof. Emiro Endrighi, Direttore di Museo More - con FAI va in questa direzione e la sinergia di intenti non potrà che potenziare le attività, le iniziative e le proposte”.

Sono convinto - commenta il Prorettore per la sede di Reggio Emilia, Prof. Giovanni Verzellesi che questo accordo permetterà lo sviluppo di iniziative congiunte utili per le due istituzioni nel perseguimento delle proprie missioni e, in particolare, nel campo della sensibilizzazione dei giovani ai temi della difesa e della valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale”.

Siamo entusiasti di questo accordo che prosegue nella collaborazione già avviata con Unimore a Reggio Emilia durante le aperture delle Giornate FAI 2020 al Campus del Parco San Lazzaro e 2021 presso Palazzo Baroni, sede ex Seminario Vescovile. Ci auguriamo che la sinergia con l’Università sia utile anche a far conoscere agli studenti la Delegazione FAI di Reggio Emilia, in particolare il Gruppo FAI Giovani, formato da ragazze e ragazzi tra i 18 e i 35 anni, sempre desideroso di accogliere nuovi volontari” conclude Roberta Grassi, Capo Delegazione FAI Reggio Emilia.

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