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Venerdì, 26 Aprile 2024
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A cura di Simone Grillini

Animali fantastici - I crimini di Grindelwald – La recensione

Un film incapace di far sognare il pubblico. Voto: 5

“Ti ammiro più di qualsiasi altro uomo. Tu non cerchi il potere, ti chiedi soltanto se una cosa è giusta”

Continua la lotta contro Grindelwald, ma stavolta Newt Scamander può contare sull’appoggio di Albus Silente, suo ex insegnante di Difesa contro le Arti Oscure. Nel frattempo Credence è alla ricerca di scoprire la propria identità e si ritrova di fronte ad una scelta che lo segnerà per sempre.

Ritorna “Animali fantastici” con il secondo capitolo della celebre saga prequel di Harry Potter. Come avviene dall’Ordine della fenice a questa parte, il film è nuovamente diretto da David Yates. La sua regia è lineare e dimostra di avere una buona abilità nel suo lavoro mediante inquadrature particolari che, in alcune occasioni, è in grado di sorprendere. Altrettanto buoni sono i costumi adottati e la fotografia cupa che rispecchia perfettamente il tono che il lungometraggio vuole offrire. I punti di maggior forza sono riscontrabili nella colonna sonora, sempre in linea con le varie scene, e negli effetti speciali, pressoché perfetti. In generale anche il cast ha dimostrato di interpretare al meglio i rispettivi ruoli, primo fra tutti Johnny Depp nei panni di Grindelwald. 

Il vero problema, oltre ai numerosi e palesi tagli effettutati, è la sceneggiatura sulla quale si poggia l’intero film. Come anche il capitolo precedente, ad occuparsi di tale compito è la celebre autrice dei romanzi di Harry Potter, J. K. Rowling. Lei è, e rimarrà per sempre, una grandissima scrittrice che è stata in grado di far sognare milioni di ragazzi, ma scrivere una sceneggiatura è ben diverso di scrivere un libro. Infatti ha steso lo script della pellicola proprio come se fosse un suo romanzo, ma ciò non può funzionare sullo schermo perché ne uscirebbe un film con numerosi difetti, proprio come questo. La storia principale procede a stento ed il lungometraggio è pieno di sottotrame superflue e poco approfondite che non interessano minimante, rendendo, per trequarti della sua durata complessiva, la noia l’unica vera protagonista. Inoltre la Rowling ha chiamato in causa una quantità di personaggi eccessiva, alcuni dei quali solo per poter strizzare l’occhio ai fan di vecchia data, causandone un approfondimento inadeguato. In aggiunta a ciò, la pellicola pecca nella continuity con la saga di Harry Potter, disorientando gli spettatori più esperti.

“Animali fantastici - I crimini di Grindelwald” presenta tanta carne al fuoco per poi lasciarla da parte per i prossimi tre film che sono in programma, concentrandosi su sottotrame di cui non si sentiva alcuna necessità.

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