rotate-mobile
Cronaca Bellaria / Via Martiniana

Accoltella e picchia altri due ospiti della comunità, due minori in ospedale

Aggressione questa mattina in strada Martiniana, dove risiedono alcuni minori stranieri non accompagnati. Sul posto la Polizia. I gestori: "Serve costruire una rete adulta nei confronti di questi ragazzi che faccia muro"

Questa mattina un episodio di violenza si è verificato all'interno della comunità di pronta accoglienza "Atlante" che ospita alcuni minori stranieri non accompagnati in strada Martiniana, alla periferia sud di Modena. E' accaduto intorno alle ore 9.30. Sul posto sono intervenute rapidamente due ambulanze del 118 e le Volanti della Polizia in servizio in quel momento in città.

Il gruppo CEIS, che gestisce la struttura in convenzione con il Comune di Modena, fa sapere che si è trattato di una lite che ha coinvolto tre ospiti minorenni. Uno dei ragazzi, al culmine del diverbio, ha estratto un coltello e ha aggredito un altro ospite, ferendolo ad una natica. In seguito ha colpito con calci e pugni un altro ragazzo.

Il ragazzo accoltellato è stato soccorso dai sanitari del 118, caricato in ambulanza e trasportato al vicino ospedale di Baggiovara. Il fendente ricevuto non avrebbe provocato lesioni particolarmente serie e le sue condizioni non sono apparse quindi gravi, Lo stesso dicasi per l'altro minorenne picchiato, che è stato accompagnato a sua volta al Pronto Soccorso per accertamenti. Entrambi - un 14enne e un 17enne - sono stati trattati come codici bianchi.

La Polizia ha ascoltato le testimonianze e avviato le indagini per ricostruire esattamente l'accaduto. L'aggressore sarebbe stato accompagnato in Questura in attesa di stabilire come procedere nei suoi confronti.

Giovanni Mengoli, responsabile dei Ceis per i msna commenta: "E' una cosa che non vorremo si verificasse mai in una struttura. Abbiamo a che fare con tre ragazzi appena arrivati un albanese e due tunisini, arrivati di primo rintraccio tra fine agosto e inizio settembre in Italia e poi sul nostro territorio. Gli operatori in turno sono intervenuti immediatamente e hanno separato la rissa. Abbiamo che fare con ragazzi che arrivano anche da contesti disagiati ed è quindi comprensibile che liti da strada possano avvenire anche in comunità."

"La nostra organizzazione ha aperto questa comunità di prima accoglienza per rispondere all'invito del Comune di collaborare all'accoglienza che in questi ultimi due mesi sta diventando molto massiccia sul nostro territorio - spiega il rappresentante del Ceis - Come ribadito in più sedi è fondamentale che sempre più in maniera stretta gli enti che fanno parte della rete di accoglienza, a partire dalle forze dell'ordine, il Tribunale per i Minorenni, la Procura per i Minorenni, tutte le scuole di formazione professionale dove possono essere inseriti i minori, i servizi sociali e noi che facciamo la gestione cerchiamo di essere uniti e costruire una rete adulta nei confronti di questi ragazzi che faccia un po' muro. Evidentemente quando la rete non è forte i ragazzi più facilmente possono avere derive delinquenziali"

Non mancano certo le riflessioni su una situazione contingente tutt'altro che ottimale: "Aggiungerei che abbiamo dovuto aprire strutture con numeri che certo non sono i migliori per poter fare una buona accoglienza, ma sono quelli possibili per venire incontro ai bisogni e al tema delle risorse e anche alla fatica di trovare una sostenibilità economica della struttura. Questo dice che è un lavoro complesso, dove facciamo sempre più fatica a trovare personale motivato e formato proprio perchè abbiamo dovuto aprire questi servizi in rincorsa su sollecitazione del Comune di Modena. In questo contesto capita - e non è la prima volta - che succedano risse fra i ragazzi".

"E' sempre più auspicabile la possibilità che adolescenti che addirittura usano armi da taglio vengano anche fermati con risposte quasi immediate, anche per dare un segnale rispetto agli altri che certe cose non sono tollerabili. Sappiamo che la legislazione italiana è molto tutelante sui minori, lo sappiamo, e le risposte di tipo normativo non sono immediate. Con gli adolescenti quando non dai risposta immediata è come legittimare che un certo tipo di comportamento è tollerato. Mentre per conto nostro quanto accaduto è assolutamente intollerabile.", chiosa Mengoli.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Accoltella e picchia altri due ospiti della comunità, due minori in ospedale

ModenaToday è in caricamento