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Cronaca Serramazzoni / Pompeano

Giovane colpito da un proiettile, denunciati il padre e i fratelli

Si indaga sull'origine del colpo che ha ferito il 30enne Carlo Alberto Poggioli a Pompeano di Serramazzoni. I Carabinieri hanno scoperto un vero arsenale in possesso della famiglia del ragazzo. Dubbi su un'arma artigianale dalla quale potrebbe essere partito il colpo

A Pompeano di Serramazzoni si indaga per risolvere il mistero del giovane Carlo Alberto Poggioli, il 30enne rimasto ferito lo scorso 27 luglio mentre faceva jogging. Il ragazzo era stato colpito da un proiettile al collo, ma era riuscito a raggiungere il Pronto Soccorso, dove i medici lo avevano salvato. Da subito le circostanze del ferimento erano sembrate poco chiare e le attenzioni dei Carabinieri si erano concentrate sui residenti della frazione serramazzonese, alla ricerca dell'arma dalla quale era partito il colpo.

La svolta potrebbe essere arrivata questa mattina, 12 agosto, a seguito della perquisizione che gli uomini dell'Arma di Pavullo nel Frignano e del Nucleo Investigativo di Modena hanno eseguito a carico della famiglia dello stesso Poggioli.

Tra le tante perquisizioni finora realizzate, è proprio nelle abitazioni  dei Poggioli che i Carabinieri hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale, composto da una ventina di armi da fuoco, tra fucili e pistole, sia d'epoca che moderne.

Il padre di Carlo Alberto e altri tre fratelli, tutti di Pompeano, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena per violazioni alla legge sulle armi: in particolare, a carico di uno dei famigliari è stata sequestrata un’arma da fuoco artigianale composta da un bastone di legno con all’interno una canna atta a sparare.

Le armi verranno analizzate per capire se una di esse possa essere compatibile con quella utilizzata per ferire il 30enne, ipotesi che aprirebbe scenari davvero preoccupanti.

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