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Cronaca

Foto e video pedopornografici sul computer, 40enne modenese in manette

Su segnalazione di un'autorità statunitense che tiene sotto controllo i contenuti dei messaggi di posta elettronica, la Polizia Postale ha arrestato un uomo che custodiva migliaia di files incriminati. Ora si trova in carcere

Lo scorso 16 settembre, al termine di complesse e articolate indagini, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato un 40enne modense, trovato in possesso di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico, tra cui anche materiale che si sospetta possa essere stato autoprodotto. Il reato ipotizzato dalla Procura di Bologna sono quelli di divulgazione e detenzione di materiale prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di minori.

Si tratta di un fenomeno in costante crescita sul nostro territorio, triplicato in appena sei anni (dai 10 casi del 2008 ai 35 dello scorso anno), il cui contrasto si avvale di strumenti sempre nuovi. Nel caso specifico, a giocare un ruolo determinante è stata la scansione dei contenuti che passano attraverso i provider di posta elettronica. La segnalazione alle autorità italiane è infatti pervenuta dal National Center for Missing and Exploited Children (Centro nazionale per i minori scomparsi e vittime di abusi) degli Stati Uniti d'America, che raccoglie le informazioni che giungono direttamente dai singoli provider e gestori di servizi internet aventi sede negli Stati Uniti, trasmettendole per competenza territoriale alle varie forze di polizia operanti a livello internazionale.

La segnalazione ha riguardato l'invio di materiale pedopornografico tramite servizi mail da parte di un utente italiano, poi identificato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna nel 40enne modenese. A seguito del provvedimento emesso a firma del Pm Augusto Borghini, gli agenti della PolPost hanno eseguito la perquisizione, rintracciando il soggetto nelle vicinanze dell'abitazione di residenza, in un prefabbricato privo di ogni requisito di abitabilità. La perquisizione informatica dei numerosi pc e hard disk ha evidenziato la presenza di oltre 2.800 files di carattere esplicitamente pedopornografico, minuziosamente catalogati e memorizzati in cartelle dedicate.

L'indagato, pertanto, è stato tratto in arresto e, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, condotto presso il carcere di Sant'Anna. In suo possesso è stato inoltre trovato un minimo quantitativo di hashish, per il quale l'uomo è stato segnalato amministrativamente come consumatore di droga. L'arresto è stato convalidato dal Gip di Modena ed è stata applicata la misura di custodia cautelare in carcere.

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