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Cronaca Accademia Militare / Corso Camillo Benso Conte di Cavour

Assolti gli antagonisti del Guernica che occuparono l'ex cinema Cavour

Ad oltre 6 anni dai fatti, il processo si è concluso senza condanne per i 26 giovani imputati. L'occupazione durò circa 4 mesi, come forma di protesta contro l'abbandono

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Il 3 dicembre del 2017 un corteo antagonista promosso dal collettivo Guernica sfociò nell'occupazione dell'ex cinema Cavour, la sala da tempo abbandonata lungo l'omonima via. Gli attivisti forzarono l'ingresso e presero possesso dei locali e della sala, iniziando anche le pulizie con l'obiettivo di "restituire uno spazio sociale" alla città. L'occupazione seguiva infatti di poche settimane quella di un'altra sala cinematografica vittima dello spopolamento di questo genere di attività che Modena ha attraversato negli ultimi decenni, l'Olympia di via Malmusi.

L'occupazione dell'ex Cavour si concluse dopo ben quattro mesi, il 12 aprile 2018, quando i Vigili del Fuoco ruppero le catene apposte dagli occupanti e le forze dell'ordine ripresero possesso dello stabile, senza necessità di ricorrere alla violenza.

Per quei fatti furono indagati e poi rinviati a giudizio 26 attivisti del centro sociale modenese e altri militanti che presero parte al blitz, con le accuse di occupazione di edifici, violazione delle norme per l'ordine pubblico e in alcuni casi anche per resistenza a pubblico ufficiale. A distanza di alcuni anni è arrivato il verdetto del Tribunale di Modena, che ieri ha assolto tutti gli imputati. Alcuni sono stati scagionati con formula piena, altri per la cosiddetta "particolare tenuità del fatto".

Si chiude quindi un altro procedimento relativo ad una fase piuttosto delicata della vita cittadina, quella che vide susseguirsi numerose mobilitazioni da parte del centro sociale modenese, con occupazioni e momenti di scontro con le forze dell'ordine. Poco dopo lo sgombero dell'ex cinema Cavour anche l'attività del collettivo Guernica si interruppe, segnando in qualche modo la fine di una stagione di antagonismo.

Il progetto di recupero dell'ex Cavour

Le rivendicazioni circa il riutilizzo di uno spazio in disuso, ma storicamente e artisticamente di pregio come quello di via Cavour aprirono un dibattito acceso con la Diocesi di Modena, allora proprietaria dello stabile. Attraverso la Fondazione Auxilium prese corpo l'idea di una mensa per i poveri all'interno di quei locali e venne anche iniziata l'opera di restauro degli interni, profondamente segnati dal tempo e da una funzione chiaramente ben differente da quella ipotizzata. Tuttavia, complice la pandemia e la scarsità di risorse economiche, la stessa Fonazione diocesana ha accantonato il progetto e lo scorso anno l'immobile è stato venduto.

Quest'anno, salvo imprevisti, dovrebbe quindi concretizzarsi il progetto di riqualificazione grazie all'agenzia modenese Ciao Comunicazione. La nuova proprietà sta infatti lavorando per completare la riqualificazione dello stabile per trasformalo in "Casa Ciao", uno spazio che oltre ad ospitare la sede dell'agenzia di comunicazione sarà aperto alla città e potrà ospitare conferenze, eventi culturali e mostre. Il cantiere è in attesa dell'ultimo dei tanti nullaosta da parte della Soprintendenza, arrivato il quale i lavori potranno iniziare e concludersi a stretto giro. Ciao Comunicazione e il suo amministratore Matteo Seghedoni contano di poter inaugurare a metà primavera.

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