Memoria dell'Olocausto, fiori all'Università e davanti alla Questura

Una corona di fiori alla lapide in ricordo dei sei docenti modenesi, allontanati dall'insegnamento nel 1938 dopo l'introduzione delle leggi razziali. A Modena Comune e Università hanno celebrato cosi', stamattina, il Giorno della memoria. "Ricordiamo i sei docenti che furono allontanati dal regime. Organizziamo inoltre un momento di riflessione insieme con studenti e docenti, una riflessione condivisa con la Fondazione San Carlo, affinchè si pronunci con chiarezza un no alle discriminazioni. È un invito ai giovani ad approfondire la conoscenza reciproca", ha scandito il rettore, Angelo Oreste Andrisano.

Alle 9.30, infatti, è partita la proiezione per le scuole alla Fondazione San Carlo del film "Hannah Arendt", di Margarethe Von Trotta: è stato introdotto da Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione, ad e' seguita una discussione con Alfonso Botti, del dipartimento di Studi linguistici e culturali dell'Università (una proiezione pubblica con ingresso gratuito e' prevista venerdì alle 21 alla Tenda di viale Molza: introduce Giuliano Albarani, presidente dell'Istituto storico di Modena.). 

Da parte sua il sindaco, Gian Carlo Muzzarelli, prima ha partecipato alla deposizione della corona collocata nell'atrio dell'ateneo in memoria dei docenti, e degli studenti, perseguitati, poi ha raggiunto il piazzale della Questura. Sul posto, in presenza del questore Oreste Capocasa, e' stata posata una corona d'alloro davanti alla stele in ricordo di Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume e medaglia d'oro al valore civile, morto nel campo di sterminio di Dachau.

"La memoria e' importante perchè è rivolta non solo al passato ma anche al presente ed al futuro: ricordiamo perchè il ricordo dell'Olocausto è memoria storica contro ogni forma di revisionismo, ma il ricordo è anche un dovere perchè l'orrore non si ripeta", sono state le parole del sindaco. (DIRE)