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Cronaca Piazzale Natale Bruni

Lavori post-sisma conclusi, riapre il Tempio Monumentale ai Caduti

Torna a splendere dopo un secolo - 95 anni dalla posa della prima pietra alla presenza del re - da quando si avviò l’iter per la costruzione. Martedì 10 ottobre festa di fine lavori. L’arcivescovo Castellucci celebrerà Messa

Sono terminati i lavori di restauro e ripristino post sisma al Tempio Monumentale ai caduti di Modena che hanno preso il via nel mese di luglio. A distanza di un secolo dall’avvio dell’iter per la costruzione dell’edificio religioso che si affaccia su piazza Natale Bruni e con la sua maestosità accoglie chi arriva in treno in città, il Tempio torna oggi a splendere dopo i lavori di consolidamento e di finitura.

Per sancire la fine del cantiere, avvenuta in anticipo di almeno un mese rispetto al cronoprogramma, martedì 10 ottobre alle 18, è previsto un momento di festeggiamento pubblico con la celebrazione di una Santa Messa da parte dell’arcivescovo di Modena-Nonantola Erio Castellucci e un saluto del sindaco Gian Carlo Muzzarelli.

I lavori, per un importo complessivo di 200 mila euro finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per il ripristino post sisma, sono stati realizzati dall’azienda Biolchini Costruzioni di Sestola e hanno riguardato in particolare la posa di catene agli archi, di maglie di fibre d’acciaio sopra le volte, il ripristino delle lesioni, la realizzazione di cuciture armate e cuci e scuci, la posa di un controvento in copertura per fermare il timpano e opere di finitura come il tinteggio della struttura e la pulizia delle volte.

UN PO' DI STORIA -  Fu nel 1917, esattamente un secolo fa, che il prevosto di Santa Caterina fece richiesta all’allora sindaco di Modena per la cessione gratuita di una parte di terreno di proprietà comunale su cui edificare una nuova chiesa parrocchiale, destinata a ospitare al suo interno anche una piccola cappella per commemorare i Caduti in guerra. La richiesta venne accolta positivamente, ma l’arcivescovo di Modena Natale Bruni chiese l’apertura di una sottoscrizione per realizzare, su quella stessa area, non una piccola chiesa, ma un edificio monumentale a ricordo dei caduti: fu l’avvio dell’iter che portò alla costruzione del Tempio monumentale dei caduti.

La posa della prima pietra avvenne l’8 dicembre 1923, alla presenza del re, e i lavori proseguirono fino al 1926, anno della morte di monsignor Bruni. Dopo circa un anno di inattività dovuta a difficoltà economiche, giunsero contributi da parte del re e del Governo che consentirono di terminare i lavori fino all’inaugurazione, avvenuta nel 1929. La chiesa fu realizzata per metà in maniera tradizionale, con caratteri romanici e gotici e una struttura in cemento armato; per metà con metodi moderni per l’epoca, sotto l’influenza di quanto avveniva oltralpe, quindi con l’utilizzo di strutture in ferro per le cupole, archi reticolari, chiodi battuti a caldo, profili e catene metalliche. La cupola metallica ricoperta in legno è stata oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria già nel 2003, con la sostituzione del legno ormai consumato e la posa di un nuovo rivestimento in larice.

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