Palazzina in fiamme, salva una famiglia rimasta intrappolata
I Carabinieri hanno fermato una donna, sospettata di aver appiccato l'incendio al primo piano di uno stabile nel centro di Carpi. Urla di aiuto nel cuore della notte, poi la fuga tra le fiamme e l'arrivo dei Vigili del Fuoco
É stata una notte di vera paura quella che hanno trascorso due famiglie straniere residenti al civico 28 di via Giordano Bruno, una strada stretta tra vecchi edifici nel centro storico di Carpi. I residenti sono stati svegliati da urla di terrore e richieste di soccorso, lanciate dagli inquilini del secondo piano della palazzina, che si sono affacciati alle finestre in preda alla disperazione, dopo che le fiamme hanno avviluppato lo stabile da basso.
Qualcuno infatti aveva appiccato un incendio all'interno dell'abitazione e le fiamme avevano rapidamente invaso il primo dei due piani dell'edificio. La donna che viveva più in basso - e che si sospetta colpevole di aver innescato l'incendio - era riuscita a mettersi in salvo, ma il muro di fiamme e il fumo denso avevano impedito la fuga alle persone del piano superiore, tre cittadini cinesi e uno di origine ucraina.
Un uomo, armatosi di coraggio e avvolto in panni bagnati è riuscito a scendere le scale, arrivando in strada nel momento in cui sopraggiungevano i Vigili del Fuoco, allertati dal vicinato. Le fiamme sono così state domate e la famiglia è stata tratta in salvo e accompagnata al Pronto Soccorso per accertamenti: nessuno ha riportato ustioni o intossicazioni serie.
Successivamente i Carabinieri hanno identificato e accompagnato in caserma la donna straniera residente al primo piano, una nordafricana con problemi di alcolismo, che potrebbe essere la responsabile del rogo doloso. Secondo la ricostruzione elaborata fin qui dai militari, la signora si sarebbe addormentata con una sigaretta accesa e la cicca avrebbe dato fuoco al materasso. La donna è stata ritrovata in strada ubriaca, con in mano una bottiglia di vino.
