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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Spilamberto

Lapsy, il braccialetto per la domotica made in Modena

Incubata da Democenter a Spilamberto, la start up modenese Lapsy ha lanciato un braccialetto con cui controllare tutti gli elettrodomestici di casa e non solo. In palio tra l'altro una borsa di studio in Silicon Valley

Lapsy è una start up modenese che ha ideato uno speciale bracciale collegato a una piattaforma software che permette di governare, ad esempio, tutti gli elettrodomestici di casa collegati alla rete. Persiane che si alzano e si abbassano a orari prestabiliti, riscaldamento acceso e regolato in base alle presenze umane, notifiche di chiamate perse al numero di casa che appaiono sul bracciale mentre si è fuori, accendere e spegnere l’allarme: tutto questo e altro ancora è destinato a diventare presto realtà grazie all’innovazione della start up ospitata nella struttura di Democenter.

Il progetto imprenditoriale nostrano, forte della sua innovazione tecnologica, ha raggiunto la fase finale della Wind Business Competition, un vero e proprio campionato per le startup innovative, un programma di allenamento gratuito, intensivo e dedicato per far emergere idee di business e imprese innovative in Italia. Superate le prime due fasi Lapsy è entrata ora tra le 12 migliori neo imprese che avranno l’opportunità di seguire un programma di training insieme ad un team di esperti, allenarsi e prepararsi all’incontro con gli investitori, fino a vincere la Silicon Valley.

Lapsy sta crescendo all’interno di Knowbel, l’incubatore di Democenter sostenuto dalla Fondazione di Vignola. “Dopo il premio a Slowd – commenta il presidente di Democenter Erio Luigi Munari – l’ingresso nella top 12 di Lapsy è per noi un’ulteriore conferma del buon lavoro che stiamo facendo”. “La Fondazione di Vignola – aggiunge il presidente Valerio Massimo Manfredi – in questa fase molto delicata per il futuro delle nostre imprese sta compiendo tutti gli sforzi per sostenere la competitività del territorio, per la quale l’innovazione riveste un ruolo fondamentale. Nasce da qui la scelta di sostenere l’incubatore Knowbel, il primo della nostra provincia, che sta dimostrando sul campo la propria efficacia e che potrà giocare un ruolo importante per lo sviluppo non solo delle start up ma di tutto il tessuto imprenditoriale”.

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