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Cronaca Vignola

Annunci sospetti su Facebook, la Finanza scopre una 'boutique' di moda tarocca

Nei guai un uomo che vendeva a clienti contattati sui social network merce contraffatta delle principali case di moda. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Vignola, che ha interrotto uno scambio. La merce sequestrata è statat donata alla Caritas

Sequestrate borse, portafogli, orologi, calzature, occhiali, nonché capi di abbigliamento, tutti abilmente contraffatti, riportanti il segno distintivo delle più note maison della moda, tra le quali Prada, Gucci, Louis Vuitton, Burberry, Michael Kors, Chanel, Armani, Liu Jo, Colmar, Converse, Adidas, Nike, per un valore complessivo di quasi 20.000 euro. Nella “rete” dei controlli effettuati dai finanzieri della Tenenza di Vignola è incappato un cittadino che su internet aveva messo in piedi un fiorente commercio illegale di capi e accessori di abbigliamento contraffatti.

Da tempo la Guardia di Finanza vignolese stava monitorando una serie di annunci di vendita su Facebook che, per prezzo e caratteristiche, avevano attirato l’attenzione degli ivestigatori. Dall’attività di intelligence è emerso come, proprio attraverso questo sistema di e-commerce, un soggetto italiano avesse creato una vera e propria boutique virtuale furoreggiando con offerte a prezzi particolarmente invitanti visti i marchi promossi, ricevendo ordinazioni e richieste attraverso i post dei numerosi clienti. Peccato, però, che oggetto del commercio altro non fossero che copie abilmente contraffatte.

Individuato nel parcheggio di un noto centro commerciale il luogo convenuto per uno scambio, nei giorni scorsi le Fiamme Gialle di Vignola sono riscite a cogliere il venditore in flagranza di reato, mentre faceva visionare alcuni capi ai clienti del momento.

L'uomo, anche a seguito della perquisizione domiciliare, è stato denunciato per i reati di ricettazione, nonché introduzione nello Stato, commercio e vendita di prodotti con segni mendaci. Nella sua abitazione sono infatti spuntati numerosi e variegati prodotti contraffatti tutti riportanti il segno distintivo delle più note maison della moda.

Ottenuta l’autorizzazione dalla Autorità Giudiziaria competente, i capi di abbigliamento e le calzature sequestrate, per le quali è stato possibile rimuovere le etichette e i segni distintivi contraffatti in modo tale da evitarne la riconducibilità alle griffes interessate, anziché essere distrutti sono stati consegnati alla Caritas Diocesana di Modena, affinché possano essere utilizzati a beneficio delle persone più bisognose.
 

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