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Aceto Balsamico di Modena, nasce finalmente il Consorzio unico

La quasi totalità dei produttori dell'oro nero modenese si associano in un unico soggetto per la tutela del Balsamico, dopo anni di screzi e dispersione di energie. Stefano Berni eletto Presidente. É il quarto polo agroalimentare italiano

Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena è una realtà. Un lungo percorso di mediazioni ha permesso a tutti i soggetti produttori dell'oro nero di arrivare finalmente alla formazione di un Consorzio unitario, che riunisca Dop ed Igp per tutelare l'intero patrimonio produttivo del nostro territorio. Si è trattato un un processo lungo e non certo indolore, con rivalità che spesso hanno impedito di trovare sintesi realmente efficaci per lanciare il Balsamico in una nuova dimensione. Ma ora sembra tutto acqua passata. Questa mattina, presso la Camera di Commercio di Modena, si è tenuta la presentazione ufficiale del nuovo organismo, alla presenza dei soggetti interessati e delle altre autorità del settore.

Il neonato Consorzio, che conta 50 associati rappresentativi di oltre il 98% dell'intera produzione, come primo atto formale ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione - composto da Mariangela Grosoli e Sabrina Federzoni, Giovanni Carandini, Armando De Nigris, Angelo Giacobazzi, Cesare Mazzetti, Giacomo Ponti, Enrico Zini e Stefano Berni - il quale a sua volta ha provveduto come primo atto ufficiale alla nomina del Presidente del Consorzio, individuato nella persona del consigliere Stefano Berni, attualmente anche direttore del Consorzio di tutela del Grana Padano.

I dati del settore pongono l`Aceto Balsamico di Modena ai vertici della classifica dei prodotti italiani Dop e Igp e tra i vanti dell'agroalimentare italiano nel mondo: il volume produttivo è superiore a 90 milioni di litri, la quota di esportazione pari circa al 90% ed il valore di mercato supera i 600 milioni di euro. Con l'operazione di questa mattina a Modena nasce quindi il quarto polo dell'agroalimentare italiano per valore ed il primo per esportazioni: l'Aceto Balsamico di Modena, riconosciuto a livello comunitario come IGP dal 2009, è il frutto del lavoro di circa 80 aziende operanti nelle province di Modena e di Reggio Emilia e presenti sui mercati di oltre 100 Paesi.

“Il Consorzio ha due obiettivi - ha spiegato il neopresidente Berni - ovvero la tutela e la garanzia di reddito a tutte le imprese della filiera. Un prodotto Dop e Igp ha senso di esistere solo se sa valorizzare la materia prima e il suo processo di trasformazione e questo è l'elemento fondante e istitutivo con cui la UE ha attivato il sistema dei prodotti certificati. Il Consiglio di Amministrazione farà il possibile affinché il nuovo Consorzio possa funzionare al meglio, alimentato dall'entusiasmo di tutti al fine di garantire la massima efficienza”.

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