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Cronaca

Processo Cpl, per la truffa del fotovoltaico stimato un danno da 19 milioni

Nuova udienza in Tribunale per il processo su campi fotovoltaici gestiti dalla coop concordiese in Puglia. Le difese chiedono di stralciare l'ipotesi di associazione a delinquere

Danni economici attorno ai 19 milioni di euro, oltre a quelli morali. Li stima il Gse, la società per azioni controllata dal ministero dell'Economia e delle Finanze, all'udienza preliminare oggi del processo sulla "grande truffa" delle rinnovabili in Puglia, quella ricostruita dall'inchiesta esplosa un anno fa sugli impianti fotovoltaici installati da Cpl Concordia e gestiti dalle sue società di scopo nel parco naturale Lama Balice, in provincia di Bari. 

La Procura, col pm Marco Niccolini, contesta l'associazione a delinquere per 24 imputati dei quali 13 persone fisiche e 11 giuridiche: per la maggior parte si affianca l'accusa di truffa aggravata finalizzata a ottenere ingiuste erogazioni dello Stato, per un paio di casi anche il falso in atto pubblico. Otto gli impianti sequestrati a suo tempo nel barese, oltre a conti correnti societari congelati per un totale di 16 milioni di euro. Ebbene, la quantificazione dei 19 milioni è spuntata questa mattina in aula per iniziativa dei legali del Gse rappresentato da Alessia Liistro dello studio Casellato di Roma, che è riuscita lunedi' scorso a farsi ammettere come parte civile nonostante alla prima udienza (il 3 ottobre) lo stesso Gestore non si fosse presentato. In particolare, è stato prodotto un nuovo documento con l'attualizzazione degli incentivi ("incomprensibile, generico e indeterminato" secondo le difese), dove sono indicate le cifre degli incentivi, aggiornati al 6 ottobre scorso, finiti alle varie società della galassia Cpl. Il periodo focalizzato è quello che va dal 2010 al 2015, ma è soprattutto il 2011 l'anno piu' sotto osservazione per quantità di fondi erogati.

 "Il quadro normativo è chiaro e in questo senso ci conforta, chiediamo quel che le società hanno avuto oltre ai danni morali. I 19 milioni comprendono appunto gli incentivi fino ai tempi recenti, oltre i 16 milioni sequestrati. Chiediamo intanto la provvisionale, attorno alla metà del danno e quindi sui nove milioni, e poi l'approfondimento complessivo proseguirà in sede civile", spiega Liistro a margine dei lavori di oggi, di fronte al giudice Andrea Romito e al pm Marco Niccolini, mentre tra gli imputati non manca mai l'ex presidente-patron Cpl Roberto Casari. 

Inoltre, il Gse sollecita il rinvio a giudizio di tutti gli imputati; oggi è stato fatto un nuovo riferimento anche a Claudio Bonettini, ex direttore generale operativo di Cpl la cui posizione è già stata affrontata in rito abbreviato (Niccolini ha chiesto quattro anni di reclusione all'udienza del 12 ottobre) e arriverà a sentenza il prossimo 9 gennaio, terminate le fasi preliminari. Tuttavia, gli avvocati insistono e sostengono l'insussistenza dei reati contestati: ad esempio è stato il caso oggi del manager Nicola Morgese (legale Zaccaria), per il quale si punta all'assoluzione in sede preliminare del reato di associazione. Nel frattempo, l'agenda delle udienze di ottobre in tribunale a Modena sul fotovoltaico Cpl è già conclusa: si tornerà in aula il 7 (toccherà ai difensori degli enti), 14 (difese degli imputati Casari compreso) e 21 novembre. 

(DIRE)

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