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Cronaca Caduti in Guerra / Corso Canal Grande

Rapinata della borsa in Corso Canalgrande: aggressori subito catturati

A finire in manette un leccese e la sua compagna cubana: ieri sera avevano strappato di mano la borsetta a una modenese per poi cercare vanamente rifugio al parco Ferrari dove, nel giro di pochi minuti, sono stati raggiunti dalla squadra volante

Doppio arresto per rapina ieri sera in città da parte della squadra volante della polizia di stato. Gli operatori della Questura hanno ammanettato una coppia residente nella provincia di Lecce che, in pieno centro storico, aveva rapinato della borsetta una modenese di 35 anni.

L'episodio ha avuto luogo alle 21.45 in corso Canalgrande. La vittima, mentre stava passeggiando nei pressi del tribunale, è stata avvicinata da un'auto, una Mercedes Classe A grigia, da cui si è sporta una donna che, con forza, le ha sottratto la borsa. La 35enne ha tentato di resistere all'assalto, ma ha solamente rimediato un braccio dolorante (trauma al rachide cervicale, prognosi di 7 giorni). Con il telefonino, ha richiesto l'intervento della polizia di stato che, nel giro di pochi minuti ha disposto la chiusura delle vie di fuga del centro storico con le auto della volante e ha inviato una "pantera" al parco Ferrari, luogo solitamente ritenuto isola sicura dai malviventi per la spartizione del bottino. Proprio nel parcheggio del polmone verde cittadino, l'auto utilizzata dai rapinatori è stata individuata e fermata dagli operatori: al volante del mezzo un 30enne originario della provincia di Lecce con precedenti e al suo fianco la compagna, una donna di 34 anni di origini cubane incensurata e regolare sul territorio nazionale. Quest'ultima fin da subito ha mostrato un evidente nervosismo nei confronti degli agenti: occultato in malo modo nel vano porta oggetti dentro a un girocollo una pistola a gas. A bordo dell'auto è stata rinvenuta la borsa rubata poco prima: all'interno è stato recuperato il tablet, le chiavi di casa, dell'auto e alcuni effetti personali. I pochi contanti custoditi nel portafogli (20 euro) erano già stati riposti "al sicuro" all'interno del reggiseno della 34enne.

Gli inquirenti non escludono che la  stessa coppia abbia compiuto altre rapine nel circondario: la squadra mobile della Questura ha avviato  non si esclude che stessa coppia abbia compiuto altre rapine, ora indaga la squadra mobile per accertare eventuali responsabilità in episodi analoghi. Il perché della loro presenza a Modena? L'ipotesi più accreditata è che si tratti semplicemente di rapinatori in trasferta al nord per compiere colpi e poi dileguarsi in poche ore. Oggi in tribunale il processo per direttissima.

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