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Cronaca Concordia sulla Secchia

CPL, interrogatori in carcere sui rapporti con il Pd. E spunta una busta per “baffo”

Anche Nicola Verrini accetta di collaborare con i Pm di Napoli e viene sottoposto ad un interrogatorio fiume. I Carabinieri trovano in casa di Roberto Casari una busta con 16mila euro destinata ad un fantomatico “baffo”

L'inchiesta che ha travolto CPL Concordia si arricchisce di nuovi elementi. Da un lato la perquisizione a carico dell'ex presidente della coop modenese, Roberto Casari, e dall'altro le rivelazioni degli indagati nel corso degli interrogatori che si stanno svolgendo nel carcere di Poggioreale.

Il primo dato è stato rivelato soltanto ora, a qualche giorno dall'arresto di Casari: i militari del Noe hanno ritrovato durante la perquisizione dell'ufficio una busta contenente 16.000 euro in contanti. Sopra la busta l'enigmatica dicitura “baffo”. Un ritrovamento che potrebbe rappresentare una prova importante nel prosieguo dell'inchiesta, ma che per ora non ha ancor assunto alcun valore. 

Ma la busta potrebbe acquisire un significato se messa a sistema con le dichiarazioni che gli ex dirigenti di CPL stanno fornendo nei loro interrogatori. Dopo le rivelazioni di Francesco Simone, ex addetto alle relazioni esterne, che aveva parlato di un collaudato “sistema corruttivo” per guadagnare gli appalti al Sud, ha iniziato a parlare anche Nicola Verrini.

L'ormai ex responsabile di area della per il Lazio, la Campania e la Sardegna aveva in prima battuta rifiutato di colloquiare con i PM, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Ieri però è tornato sui propri passi, concedendo ai magistrati Henry John Woodcock, Celeste Carrano e Giuseppina Loreto un interrogatorio di addirittura 5 ore. Secondo quanto si apprende, al centro della discussione ci sono stati i rapporti fra Simone e Casari, nonché tra l'ex presidente e gli esponenti del Partito Democratico con cui questi ha mantenuto rapporti personali.

Mentre i PM continuano a raccogliere elementi, il Tribunale del Riesame sarà chiamato a decidere sulla scarcerazione di Francesco Simone e dell'ex presidente del cda Maurizio Rinaldi, i cui legali hanno presentato ricorso contro la detenzione in carcere. La decisione verrà presa lunedì.

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