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Cronaca

Sale e pulizia strade, la Provincia ha già speso 1,3 milioni. Comuni montani a corto di fondi

Prosegue alacremente il lavoro dei mezzi sulle strade provinciali, ma il maltempo prolungato sta svuotando le casse dell'Ente. CNA lancia un appello alla Regione per incrementare i finanziamenti

I mezzi spartineve e spargisale della Provincia hanno lavorato nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2 marzo sulla rete di oltre mille chilometri di strade provinciali.  La pulizia dalla neve in pianura e per ridurre i cumuli ai lati delle strade in montagna è stata accompagnata dall'attività costante dei mezzi spargisale su tutta la rete allo scopo di prevenire le gelate. Tutte le strade provinciali sono percorribili; in Appennino si stanno risolvendo anche i tratti nelle zone maggiormente esposte e a rischio ghiaccio soprattutto nelle prime ore del mattino.

Per tenere pulite le strade provinciali la Provincia dispone di 189 mezzi di cui 132 spartineve (67 sono in montagna e 65 in pianura) oltre a 42 spargisale, 13 mezzi “combinati” cioè sia spartineve che spargisale; a questi si aggiungono due turbine di proprietà della Provincia. L'attività di questi mezzi dal 22 febbraio in Appennino in pratica non si è mai fermata. Finora ammontano a oltre un milione e 300 mila euro i costi sostenuti dalla Provincia, per la spalatura neve e la salatura della rete stradale di competenza. A questi costi si aggiungono quelli relativi agli interventi di chiusura delle buche che finora hanno comportato una spesa di oltre 100 mila euro. 

Un costo destinato a salire nei prossimi giorni per far fronte agli ulteriori interventi previsti per sistemare il manto stradale danneggiato dal maltempo, senza trascurare che a questi problemi si aggiungeranno molto probabilmente quelli relativi al dissesto idrogeologico per il probabile riattivarsi di numerosi movimenti franosi, già segnalati da alcuni Comuni.

Se la Provincia, i cui bilanci già non godono di buona salute, deve fare i conti con spese elevate, lo stesso vale anche per le amministrazioni comunali, in particolare nei piccoli centri dell'Appennino. I costi per la spalatura e la rimozione della neve, infatti, in molte amministrazioni hanno abbondantemente superato i budget previsti, una situazione che coinvolge di fatto l’intero Appennino da Zocca a Lama Mocogno, da Guiglia a Montefiorino, da Palagano a Fiumalbo.

E' CNA a lanciare un appello, speiegando: "Peraltro, si tratta di budget che si riferiscono all’intero 2018: cosa accadrà il prossimo inverno, se già oggi i comuni hanno esaurito i fondi per la gestione delle nevicate? E’ assolutamente necessario - commentano Ermanno Brusiani, Vincenzo Rioli, Mauro Benassi, presidenti rispettivamente delle CNA di Pavullo, Montefiorino Palagano e Guiglia, Zocca e Montese – uno stanziamento straordinario di fondi della Regione a favore dei più in difficoltà a causa delle continue nevicate di questi giorni, comuni che, senza questo sostegno, saranno costretti a fronteggiare una situazione finanziaria davvero difficile, con eventuali ricadute sulle altre attività delle amministrazioni. Per questo è necessario un impegno concreto e tempestivo a salvaguardia di queste comunità”.

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