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Editoria: chiude l'Informazione, giornalisti in sciopero ad oltranza

L'Editoriale Bologna cessa le pubblicazioni a partire del primo febbraio prossimo a fronte di una sospensione del contributo pubblico per l'anno 2010. A Modena cassa integrazione per 13 giornalisti

"Da oggi le redazioni di Bologna, Modena e Reggio Emilia de L’Informazione-Il Domani sono in sciopero ad oltranza". Lo ha annunciato oggi pomeriggio il comitato di redazione de l'Informazione-Il Domani. Nella mattinata odierna, in un incontro con l'assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, il cda dell'azienda Editoriale Bologna Srl ha deciso la sospensione delle pubblicazioni a partire dal primo febbraio prossimo, mettendo in cassa integrazione 36 giornalisti nelle redazioni di Modena (13 i giornalisti impiegati in via Sallustio), Bologna e Reggio Emilia.

CONTRIBUTI - Stando a quanto riportato dal Cdr, l'editore ha deciso di cessare le pubblicazioni a fronte di una sospensione del contributo pubblico di cui beneficia L’Informazione-Il Domani per l’anno 2010 da parte del Dipartimento per l’editoria del ministero a causa di un’indagine avviata dall’Agcom per verificare se alcuni soggetti, tra cui Editoriale Bologna Srl, hanno beneficiato di un doppio contributo. Con il contributo 2010 bloccato (anticipato dalle banche che ora rivendicano i crediti) e con l'incertezza per quello del 2011, l’azienda ha optato per abbassare la saracinesca: le perdite sono lievitate a un milione e 800 mila euro, cifra che l’imprenditore reggiano Erminio Spallanzani, uomo di riferimento dell'Editoriale Bologna, non vuole garantire.

INCHIESTA - In attesa di un nuovo incontro in Regione già fissato per il prossimo 23 gennaio per discutere i dettagli del nuovo corso e delle decisioni che prenderà domani l’assemblea dei soci di Editoriale Bologna, rimane aperta un’inchiesta sul doppio contributo di cui sopra su alcune delle società del gruppo all’interno della quale risultano indagati lo stesso Spallanzani e il direttore e amministratore delegato di etv-Rete7 Giovanni Mazzoni e che sulla questione stanno lavorando Procura e Guardia di Finanza. L’epilogo di questa triste vicenda giunge dopo mesi e mesi di trattative fra le parti, trattative svoltesi in parallelo con quelle riguardanti lo stato di crisi di ètv-Rete7 che, con le sue redazioni di Bologna (ètv), Modena (Antenna1) e Reggio Emilia (Teletricolore), fa capo allo stesso editore, Erminio Spallanzani che, come riconosciuto nero su bianco dall’Agcom, su queste due aziende ha influenza dominante.

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