L'anno nero del commercio modenese, chiusa un'impresa al giorno

"Una lunghissima recessione che sta producendo un crescente impoverimento delle famiglie e di conseguenza un crollo dei consumi, senza precedenti nella nostra storia recente". Ormai, "nel territorio chiude mediamente un'impresa al giorno", con 330 chiusure nei primi otto mesi dell'anno. Confesercenti a Modena descrive cosi' l'andamento del volume d'affari provinciale- nei settori commercio, turismo e servizi in particolare- con riferimento al primo semestre 2014. Rispetto allo stesso periodo del 2013, al 30 giugno scorso l'osservatorio dell'associazione riporta un complessivo -5,4% di ricavi confermando "un trend in netto peggioramento".

In controtendenza si mostrano solamente le vendite all'ingrosso con un incremento del +5%, determinato in prevalenza, ricorda Confesercenti in una nota, da imprese che si rivolgono al settore manifatturiero. Per il resto, la crisi è percepibile nel volume d'affari di diversi settori: il commercio al minuto di alimentari segna -8,2%, quello extra alimentare -5,1%, la ristorazione i pubblici esercizi -4,4%, i servizi di intermediazione -4,1%, il commercio all'ingrosso appunto +5,1%.

Così, Confesercenti spera che a livello nazionale non arrivino nuove tasse: sarebbe "improponibile un nuovo aumento delle aliquote Iva che produrrebbe un'ulteriore caduta dei consumi, con conseguenze disastrose sull'economia ed in particolare sulle imprese del commercio e del turismo che stanno pagando in maniera pesantissima la crisi". Ne sono "limpida e drammatica dimostrazione", aggiunge l'associazione in una nota, "i dati relativi alla chiusura d'impresa che nella nostra provincia sono state 330 nei primi otto mesi dell'anno: più di una al giorno". (DIRE)