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Economia

L’export modenese fa segnare un nuovo record. Ora è il biomedicale che fa da traino

Tra i settori si conferma l’ottima crescita del distretto mirandolese, mentre tessile-abbigliamento e ceramica perdono terreno. Continua il calo di vendite verso la Cina

Riparte la crescita dell’export modenese nel secondo trimestre, dopo la lieve flessione registrata nei primi tre mesi del 2023: raggiunto infatti un nuovo massimo, passando da 4.472 milioni di euro del primo trimestre a 4.763 milioni, con un incremento congiunturale del +6,5%, pari a 291 milioni. Positivo anche il confronto con lo stesso trimestre dell’anno precedente (+3,9%).

Risulta favorevole anche il trend complessivo di tutto il primo semestre del 2023: le vendite all’estero hanno raggiunto un valore di 9.234 milioni di euro, 495 milioni in più rispetto allo stesso semestre del 2022, corrispondente ad un incremento tendenziale del +5,7%. Tale risultato è migliore sia del dato nazionale (+4,2%) sia di quello regionale (+2,8%).

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Con tale exploit Modena riguadagna l’ottava posizione nella top-ten delle province italiane per ammontare di export.

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Questi i primi risultati dell’elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena sui dati Istat dell’interscambio commerciale con l’estero.

Uno sguardo ai settori merceologici evidenzia nel semestre andamenti disomogenei: il biomedicale continua ad avere un incremento tendenziale particolarmente sostenuto (+24,7%), seguito dai “mezzi di trasporto” (+13,4%) e dalle “macchine e apparecchi meccanici” (+13,0%). Più che soddisfacente anche la crescita dell’agroalimentare (+8,9%), mentre due importanti distretti della nostra provincia presentano risultati piuttosto negativi: la ceramica registra un -14,4% e il tessile-abbigliamento un -33,0%.

Tra le aree geografiche verso cui è diretto l’export del primo semestre 2023, rallenta l’Unione Europea, partner principale di Modena, che assorbe il 46,9% dell’export totale. Il gruppo dei 14 paesi storici cresce solo del +2,0%, mentre i 13 paesi entrati successivamente sono pressoché stabili (+0,3%). Mostrano invece incrementi a due cifre diverse aree con paesi in via di sviluppo, come l’Africa del Nord (+26,5%), l’Africa Centro Sud (+19,3%) e l’America Centro Sud (+16,9%). Tra le aree avanzate ottima la performance dell’Oceania (+22,1%).

Prosegue bene anche l’export verso il Medio Oriente (+9,4%) e i paesi europei non appartenenti alla UE (+8,6%). Negativo, invece, il trend verso l’Asia (-1,9%), trascinata al ribasso dal rallentamento dell’economia cinese.

La classifica dei primi dieci paesi verso cui è diretto l’export modenese risulta abbastanza stabile: al primo posto si confermano gli Stati Uniti, con un incremento del +15,9%, seguono i partner storici della provincia: Germania (+2,0%), Francia (+7,4%) e Regno Unito (+8,4%). Molto buona la performance della Svizzera (+16,3%), mentre risultano in calo moderato la Spagna (-5,4%), il Giappone (-3,3%) e il Belgio (-0,7%). Preoccupante la notevole diminuzione della Cina (-26,5%), sintomo di una debolezza della sua economia che potrebbe ripercuotersi sull’andamento dell’economia mondiale.

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