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Castelvetro, il Lambrusco Grasparossa doc Cleto Chiarli si fa in tre

Vigneto Cialdini, icona enologica del territorio emiliano, triplica il suo formato e da oggi è disponibile anche nella versione magnum e nella mezza bottiglia da 0,375 l.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

E' una delle etichette più note e apprezzate della Cleto Chiarli Tenute Agricole, e si conferma come una delle migliori espressioni del vitigno Grasparossa in purezza: scuro, secco, spumoso, in bocca coniuga sapientemente morbidezza e austerità. Ecco la fotografia di Vigneto Cialdini, Lambrusco Grasparossa Modena Doc prodotto con le uve di un singolo appezzamento di 12,5 ettari: l'omonimo Vigneto Cialdini, un vero e proprio cru dalle caratteristiche uniche ed inconfondibili sorge nel territorio pedemontano meridionale della provincia modenese, dove la famiglia Chiarli possiede da oltre 130 anni la Tenuta Cialdini, oggi sede della cantina Cleto Chiarli dedicata alla produzione dei vini di alta gamma. Non solo Sorbara, quindi, per la storica azienda modenese che, con la stessa passione e lo stesso impegno continua il lavoro sul Grasparossa, il varietale di Lambrusco tanto diverso per le caratteristiche sia in vigna che in bottiglia. «Ecco perché ci piace parlare dei Lambrusco, al plurale» commenta Roberto Saletta, direttore commerciale Chiarli. «Più che di vitigno, quando si tratta di Lambrusco, bisognerebbe parlare di "famiglia di vitigni"».

«All'operazione di rinnovamento dell'immagine e restyling dell'etichetta di Vigneto Cialdini, che è ora più moderna, lineare, pulita e coerente con lo stile di vinificazione del prodotto, più aderente alla tipicità del territorio, segue ora la decisione di triplicare il formato - 0,375, 0,75, 1,5l. -, operazione che abbiamo già eseguito anche per il nostro Sorbara Vecchia Modena Premium, e che ora replichiamo sul Cialdini, vino altrettanto apprezzato», continua Roberto Saletta. «Il Lambrusco è sempre più amato e richiesto in Italia e in tutto il mondo, e questo ci spinge a lavorare sempre di più sulla diversificazione del prodotto, ma anche del formato, per andare incontro alle esigenze di un pubblico molto variegato, e a stili di consumo estremamente diversi.»

Cleto Chiarli Tenute Agricole (www.chiarli.it) è il coronamento di una storia d'imprenditoria vinicola iniziata nel lontano 1860 quando, nell'anno dell'Unità d'Italia, Cleto Chiarli -trisavolo dei fratelli Anselmo e Mauro che oggi rappresentano la quarta generazione alla guida dell'azienda - avvia per primo a Modena la produzione di Lambrusco segnando il fortunato inizio di quella che è poi diventata l'attività della famiglia per il futuro a venire. Oggi l'azienda, con sede a Castelvetro nella Tenuta Cialdini, rappresenta sotto l'egida del capostipite un importante polo produttivo oltre ad essere luogo di ricerca, valorizzazione e promozione della migliore cultura vinicola emiliana.

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