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La crisi pesa, Mercatone Uno chiede il concordato preventivo

L'azienda emiliana con due sedi sul territorio modenese si rivolge al Tribunale di Bologna per evitare il peggio e promette nuovi investitori per il rilancio del gruppo. I negozi restano aperti

Mercatone Uno, azienda radicata in tutta Italia specializzata in mobili, complementi d’arredo e prodotti per la casa, ha presentato al Tribunale di Bologna domanda prenotativa di ammissione alla procedura di concordato preventivo. A renderlo noto è lo stesso gruppo imolese, che spiega: “Si tratta di una scelta imposta dal perdurare della crisi e dal continuo calo dei consumi particolarmente grave nel settore dei beni durevoli, che ha determinato, a partire dalla ripresa autunnale dell’attività, una costante riduzione del fatturato, il tutto aggravato dal contesto deflazionistico a cui conseguono prezzi di vendita sempre più bassi e perdita di marginalità”.

Questa situazione ha ostacolato l'originario piano di rilancio del Gruppo, che negli ultimi 24 mesi aveva comportato il rinnovamento di 26 punti vendita. La scelta del concordato preventivo assicura la continuità aziendale, volta al puntuale adempimento degli impegni assunti verso i consumatori a maggior garanzia e tutela dei loro diritti. In quest’ottica il Gruppo Mercatone Uno garantisce la continuità nei propri punti vendita, come fatto sino ad oggi.

La decisione di ricorrere al Tribunale di Bologna è maturata in seno ai soci storici del gruppo imolese, famiglie Cenni e Valentini. La domanda prenotativa ed il successivo piano concordatario sono stati affidati al Dott. Alessandro Servadei, dottore commercialista che da alcuni mesi ricopre anche la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione per meglio gestire l'operatività in relazione alla dimensione del Gruppo. Ad esso si affianca in qualità di legal advisor l’Avv. Diego Rufini.

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