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Economia

Enogastronomia, Modena si candida a diventare "Distretto del cibo"

La Regione attende sviluppi da parte del Ministro Centinaio: "Siamo già una grande rete"

Modena ha le carte in regola per diventare formalmente "distretto del cibo" e si candida alla corsa. Il distretto del cibo modenese si candida in modo 'naturale' come territorio in grado di offrire "un'esperienza integrata della cultura agricola ed enogastronomica locale al consumatore o turista, avendo in sè tutte le componenti che, opportunamente ottimizzate con azioni e strategie di valorizzazione in ottica coordinata, ne qualificano l'essenza".

Recita così il presidente di Piacere Modena, Pierluigi Sciolette, annunciando la candidatura durante l'evento inaugurale di Gusti aMo18 di scena il 28 settembre al museo Enzo Ferrari.

Dunque si punta allo strumento del distretto, previsto in legge di bilancio come annunciato dall'allora Governo Gentiloni, a inizio 2018, con l'obiettivo di garantire risorse e opportunità di crescita nell'ambito del rilancio a livello nazionale di filiere e territori. Intanto, fa sponda per la Regione il responsabile del servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare Mario Montanari, che sempre a Gusti aMo18 ha confermato che "l'Emilia-Romagna può essere un grande distretto del cibo perchè presenta tante aggregazioni territoriali, che si prestano ad essere interpretate sotto questo punto di vista. C'è gia' una posizione di vantaggio in questo senso, tuttavia restiamo in attesa degli sviluppi da parte del Governo- conclude Montanari- con il quale stiamo comunque intrattenendo relazioni attraverso il ministro Centinaio".

(DIRE)

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