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Economia Stadio Braglia / Piazza della Cittadella

Art. 18, scioperi Cgil: giovedì 5 aprile l'industria incrocia le braccia

Doppio corteo in provincia: uno a Fiorano Modenese con concentramento alle 9 in via Ghiarola Nuova davanti alla sede di Emilceramica, l'altro a Mirandola con concentramento all stessa ora in via Posta davanti al bar Panta Rei

Dopo il successo ottenuto il 29 marzo scorso con l'occupazione dell'Autostrada del Sole, al Cgil di Modena prosegue nell'iter di iniziative di protesta contro "l'attacco all'articolo 18 perpetrato dal Governo Monti": giovedì 5 aprile, infatti, sciopereranno i lavoratori di tutte le categorie dell’industria privata. L'astensione dal lavoro, ha riferito piazza Cittadella, rientra nel primo pacchetto di 8 ore di sciopero (su 16 complessive) "decise dal Direttivo nazionale Cgil contro la riforma del mercato del lavoro presentata dal Governo Monti e per dire no alla manomissione dell’art.18". Interessati da 8 ore di sciopero saranno i lavoratori ceramisti, chimici, gomma, plastica, tessili, dell’agro-industria, edili/legno, grafici/cartotecnici, della comunicazione e del facchinaggio (non i metalmeccanici che hanno già sciopero il 29 marzo).

CORTEI - Due cortei sono organizzati sul territorio: uno a Fiorano Modenese con concentramento alle ore 9 in via Ghiarola Nuova davanti alla sede di Emilceramica che sfilerà sino alla sede di Confindustria Ceramica a Sassuolo; l’altro a Mirandola con concentramento alle ore 9 in via Posta davanti al bar Panta Rei che sfilerà sino alla sede della Gambro a Medolla. Delegazioni di lavoratori di tutte le categorie Cgil parteciperanno ai due cortei del 5 aprile. 

ARTICOLO 18 - La Cgil di Modena, con queste manifestazioni, ha espresso l'intenzione di denunciare “un’idea di politica economica sbagliata – ha dichiarato stamane in conferenza stampa il segretario provinciale Cgil Donato Pivanti - e per rivendicare per il nostro paese il rilancio di lavoro, occupazione e investimenti. Il presidente Monti – ha aggiunto Pivanti – sbaglia quando dice che le imprese sono libere di investire dove vogliono, così quando dice che la flessibilità in uscita con la modifica dell’art.18 serve per attrarre investimenti. Dal 2002 al 2011, 80 importanti imprese modenesi sono state in tutto o in parte acquistate da Gruppi stranieri e in tutte queste grandi aziende si applica l’art.18! La verità è che con la manomissione dell’art.18 si cambia il rapporto di potere all’interno delle aziende, si colpisce il sindacato, il diritto dei lavoratori alla libera rappresentanza e ad organizzarsi liberamente”. 

ESODATI - Fra tutte le categorie Cgil presenti stamattina in conferenza stampa, è emerso Rocco Corvaglia, segretario dei lavoratori della comunicazione Slc/Cgil, il quale ha messo l’accento sui lavoratori “esodati”, circa 100 nelle Poste a livello provinciale (un migliaio a livello nazionale) che hanno accettato accordi per la mobilità ma con la riforma delle pensioni si sono visti spostare avanti anche di 6-7-8 anni l’età per maturare il diritto e oggi rischiano di non avere né lavoro, né pensione

MANIFESTAZIONE NAZIONALE - “C’è sensazione di malessere nelle fabbriche – hanno commentato i segretari delle categorie Cgil in chiusura di conferenza stampa – e aumentano le aspettative sulle adesioni dei lavoratori (anche iscritti ad altri sindacati e non iscritti) alle due manifestazioni di giovedì 5 aprile”. “La Cgil non è isolata – ha aggiunto Pivanti – le altre organizzazioni sindacali cominciano ad avere dei ripensamenti sulla riforma del mercato del lavoro, molti lavoratori sono disponibili a scioperare, anche il mondo cattolico sta scendendo in campo contro l’attacco all’art.18”. Il 13 aprile a Roma è prevista anche la manifestazione nazionale unitaria per denunciare la drammatica situazione degli “esodati” e dei lavoratori costretti alle ricongiunzioni onerose dei contributi previdenziali che hanno già versato.

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