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Facchinaggio, sciopero nazionale venerdì 13 dicembre

Lo sciopero per l’intera giornata di lavoro è proclamato dai sindacati Filt/Cgil, Fit/Cisl e Uiltrasporti a sostegno della firma del CCNL di settore

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Sciopero nazionale venerdì 13 dicembre degli addetti delle coop di logistica-facchinaggio. Lo sciopero per l’intera giornata di lavoro è proclamato dai sindacati Filt/Cgil, Fit/Cisl e Uiltrasporti  a sostegno della firma del CCNL di settore, firmato sinora da alcune controparti datoriali, ma non dalle tre centrali cooperative che nel distretto modenese rappresentano le aziende più qualificate. A sostegno dello sciopero i sindacati Filt-Fit-Uiltrasporti di Modena-Reggio Emilia organizzano a Modena presso la sede di Legacoop provinciale, un presidio a cui parteciperanno delegazioni di sindacati e lavoratori da tutte le province dell’Emilia-Romagna. Il presidio si volge dalle ore 10 alle 12 presso la sede Legacoop in via Fabriani 120. 

Il 20 novembre scorso si è consumata la rottura con le Centrali Cooperative per l’adesione al CCNL rinnovato il 1° agosto 2013. I rappresentati di Legacoop, Confcooperative ed Agci hanno ribadito di non essere in grado di applicare gli aumenti salariali ed hanno subordinato ogni iniziativa per moralizzare il settore ad uno “sconto” economico, oltre ad un aumento delle flessibilità.   

I Sindacati hanno ribadito in modo intransigente che è giunto il momento di sottoscrivere il contratto e di garantire piena dignità ai lavoratori delle cooperative. Inoltre, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, hanno presentato alle controparti un documento di denuncia sulla concorrenza sleale, dumping salariale e normativo, sull’illegalità diffusa e sulla congruità degli appalti da inviare al Governo ed ai Ministri competenti. 
Il confronto si è consumato senza alcuna volontà delle controparti di giungere alla sottoscrizione del contratto e di conseguenza di avviare un percorso per migliorare le condizioni di lavoro dei soci/dipendenti delle cooperative. 

Il settore della logistica è caratterizzato ormai da tempo da una condizione intollerabile di precarietà e di sfruttamento delle migliaia di lavoratrici e lavoratori delle cooperative. La concorrenza tra le grandi committenze, praticata tutta attraverso l’affidamento degli appalti al massimo ribasso, ha generato una giungla retributiva, con conseguente contrazione delle condizioni salariali e normative. 

I Sindacati rivendicano un sistema di regole, attualizzare le norme contrattuali atte a garantire la tutela dei lavoratori, a partire dalla correttezza e la trasparenza negli appalti. Occorre superare il vuoto contrattuale all’interno della filiera, strategica per il settore, e la lesione permanente dei diritti contrattuali e salariali, come il mancato riconoscimento degli aumenti contrattuali pari a 108 euro per la vigenza del contratto e l’erogazione degli 88 euro di arretrati. 
 

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