L'"Orgoglio tassista" sfila in centro storico e occupa piazza Grande

È stato probabilmente uno dei cortei più disciplinati che abbia mai solcato le vie del centro di Modena. Stamattina alle 10, un'ottantina di tassisti Cna Fita e Confartigianato Trasporti contrari alle ipotesi di liberalizzazione del settore avanzata dal Governo Monti si è dato appuntamento al parcheggio del parco Ferrari intorno alle ore 10 per creare un serpentone bianco che, partendo dopo circa tre quarti d'ora, in poco più di 15 minuti ha raggiunto il centro storico per poi sostare in piazza Grande e incontrare le autorità cittadine. Il corteo dell'"Orgoglio tassista" ha voluto rivendicare i propri meriti: "Nella nostra città - denunciano i conducenti - i taxisti rappresentano un eccellenza certificata che invece viene spesso dipinta dai media in modo caricaturale e a volte offensivo, oggetto di un attacco mediatico scomposto che ne altera e ne distorce la reale essenza". Secca la replica a chi accusa i tassisti di avere tariffe proibitive: "Se venisse finanziato il servizio per garantire il diritto costituzionale della mobilità delle persone, anche il taxi costerebbe molto meno, probabilmente come un autobus".

DOCUMENTO - Giunti in piazza Grande, i rappresentanti delle auto bianche hanno incontrato il Sindaco di Modena Giorgio Pighi: "Occorre valutare sempre dove e come liberalizzare e capire se la concorrenza senza regole porta più danno che beneficio alla qualità del servizio nei confronti del cittadino consumatore", ha dichiarato il primo cittadino ricevendo i conducenti assieme all'assessore comunale alle politiche economiche Graziano Pini. I tassisti hanno consegnato un documento in cui esprimono le loro perplessità e rivendicazioni rispetto alle ipotesi di liberalizzazione. Il sindaco, spiega il Comune, ha apprezzato la correttezza e la compostezza della protesta rimarcando gli ottimi rapporti costruiti tra Comune e categoria: "Accogliamo e considereremo il documento proposto, consapevoli che a Modena le cose in questo settore vanno bene, e l'accordo che abbiamo raggiunto fissando le tariffe massime, di fatto già garantisce una possibilità di concorrenza vantaggiosa per gli utenti. Non vorrei che dovessimo trovarci a pagare qui altri squilibri di livello nazionale, come già avviene con il Patto di stabilità per il Bilancio", ha concluso Giorgio Pighi.