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Economia Carpi

"Aziende chiedono liberatoria ai dipendenti per tornare al lavoro"

Stare sul luogo di lavoro assumendosi scaricando ogni responsabilità dalle aziende in caso di danni provocati da nuove scosse. Questa la "liberatoria" fatta firmare ad alcuni lavoratori. Lo denuncia la Cgil

Una sorta di liberatoria firmata dal dipendente che scarica il datore di lavoro da ogni responsabilità su eventuali danni causati da nuove scosse. Questa la denuncia della Cgil Emilia-Romagna su quanto sta accadendo nelle zone colpite dal sisma (un caso a Carpi). "Stiamo ricevendo segnalazioni su alcune aziende - ha scritto il sindacato in una nota - che cercano di aggirare l'ordinanza del dipartimento della Protezione Civile (datori di lavoro che hanno l'obbligo di verificare la sicurezza delle strutture ndr), facendo firmare ai lavoratori liberatorie individuali. Non ci sono aggettivi per giudicare un atteggiamento del genere se non quelli della irresponsabilità e dell'indecenza". Il sindacato ha ricordato come sono stati diciotto i morti sul lavoro per questo terremoto. Un dato che "ha evidenziato una criticità dell'edilizia industriale che dovrà essere affrontata urgentemente". Cgil ha annunciato che segnalerà queste liberatorie alla Procura della Repubblica di Modena. Il sindacato ha inoltre diffuso uno di questi documenti nel quale viene scritto esplicitamente che "Ciascun dipendente che ritiene opportuno continuare a svolgere la propria attività, libera la proprietà da qualsiasi responsabilità penale e civile", in allegato l'elenco dei dipendenti che hanno già sottoscritto la liberatoria.

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