Buon anno Sarajevo, il film che racconta la guerra nell'ex Jugoslavia come mai nessuno ha fatto

Si apre con il video amatoriale di una festa natalizia di un tempo apparentemente lontano “Buon anno Sarajevo”, il secondo lungometraggio della regista bosniaca Aida Begic in programma alla Tenda venerdì 15 gennaio alle 20.30, a ingresso gratuito.

Il tema che attraversa il film, menzione speciale nella sezione “Un certain regard” al Festival di Cannes 2012, è l’incancellabilità dei traumi causati da un conflitto atroce come la guerra nella ex Juogoslavia espressa attraverso la storia di due fratelli, Rahima di 23 anni e Nedim di 14, che nel conflitto hanno perso entrambi i genitori.

Rahima, che ha trovato un suo punto di equilibrio nella conversione all’islamismo osservante, lavora come aiuto cuoca e si prende cura del fratello, vittima del bullismo di un gruppo di studenti legati al figlio di un ministro e coinvolto in un traffico di armi. La regista offre una lettura al femminile delle ferite che la guerra ha inferto alle persone e alla città, grazie anche all’uso particolare della macchina da presa che pedina Rahima e la segue mentre lei a sua volta segue il fratel