Consorzio Creativo, due appuntamenti fra pittura e letteratura
Sabato 16 gennaio, come sempre alle 17.20, presso la nostra Bottega, continua la mostra di Benito Aguzzoli :”Poesie dipinte”. L’artista in queste opere, utilizzando la pittura e i versi di grandi poeti, accompagna il visitatore in un viaggio onirico, oltre l’immagine, oltre la parola. Aguzzoli nasce a Modena dove vive e lavora. Sotto l'insegnamento di Boccolari, Salvarani, Vecchiati, Trevisi, Quartieri, Spazzapan e Asirelli, si diploma Maestro d’Arte per la pittura, scultura e ceramica presso l'Istituto d'Arte Adolfo Venturi di Modena. Subito allestisce diverse personali e partecipa a varie collettive. Amante della musica, impara a suonare la chitarra elettrica e con un suo gruppo gira tutta l’Europa, sino ad esibirsi all'Olympia di Parigi con Stephane Grappelli. Ad Amsterdam, durante la sua ultima tournée, un gallerista gli organizza una mostra dove ottiene un lusinghiero successo che lo spinge a cessare il suo girovagare e a rientrare a Modena per dedicarsi definitivamente alla pittura. Da qualche anno ha scoperto l’Arte Digitale dove ha ottenuto eccellenti risultati che lo hanno portato al successo riconosciuto dalla critica, sia italiana che internazionale. Nel 2009 vince il I° Premio Internazionale Città di Jesi. Sue opere sono esposte in permanenza al Museum of Americas di Miami, United States, Museo de Arte Digital, Venado Tuerto, Argentina e al Latino Art Museum di Los Angeles, United States.
Sempre sabato, alle 17.20, Massimiliano Castellani presenta il suo libro “Sla, il male oscuro del pallone”. Come mai il numero dei malati di SLA nel calcio italiano è di 5-6 volte superiore alla media universale? Perché, dati alla mano, si parla di morbo del pallone, scientificamente noto come morbo di Gehrig? Questo libro vuole essere un atto d’accusa verso il mondo del calcio che, sotto le panchine e negli spogliatoi, ha arsenali di farmaci dopanti, e che, in nome del business, non solo ha compromesso generazioni di calciatori passate ma comprometterà anche quelle future, visto che il 56% dei medicinali somministrati ai ragazzi tra i 1 2 e i 1 8 anni sono privi di autorizzazione medica. Storie mai raccontate, alle quali, in queste pagine, vogliamo dare una voce e un volto sperando in una soluzione che ponga fine al silenzio sulla piaga più grave del pallone italiano.