rotate-mobile
Cultura

“Giorno dopo giorno nel museo” conoscere le collezioni estensi per una conservazione costante

Il progetto permetterà di approfondire la conoscenza delle collezioni estensi e di intervenire con azioni costanti di prevenzione e manutenzione piuttosto che con sporadici restauri costosi, invasivi e dettati dall’urgenza migliorando così la capacità dell’Istituto di programmazione, anche economica, di lungo periodo

Dal 17 gennaio alle Gallerie Estensi inizia un “Piano di Conservazione Programmata” delle collezioni che ha come scopo quello di restituire un quadro organico dello stato di salute delle opere nel loro ambiente abituale di conservazione. Il progetto, dal titolo Giorno dopo giorno nel museo permetterà di approfondire la conoscenza delle collezioni estensi e di intervenire con azioni costanti di prevenzione e manutenzione piuttosto che con sporadici restauri costosi, invasivi e dettati dall’urgenza migliorando così la capacità dell’Istituto di programmazione, anche economica, di lungo periodo. Le attività di studio, manutenzione e restauro si svolgeranno in tutte le sedi durante l’orario di apertura al pubblico, in spazi delimitati ma visibili e con la possibilità di interagire con gli operatori, porre domande e ricevere informazioni permettendo quindi ai visitatori di assistere alle operazioni che si svolgono quotidianamente in quella grande “officina” che è il museo.

Si partirà analizzando le opere esposte in Galleria Estense mediante attività di ricerca e studio della loro tecnica esecutiva e della loro storia conservativa; qualora ve ne sia necessità, si interverrà con azioni correttive sull’ambiente di conservazione e si effettueranno manutenzioni mirate a garantire l’integrità, l’efficienza funzionale e l’identità delle opere. 

Le attività di studio, schedatura, manutenzione sono affidate al Centro per la Conservazione e il Restauro “La Venaria Reale”, da anni impegnato nella educazione alla conservazione programmata, e si svolgeranno a museo aperto in un arco temporale previsto di 4-6 mesi grazie al lavoro di una squadra composta da quattro restauratori che sarà impegnata bisettimanalmente nella movimentazione e analisi di tutte le 427 opere esposte.

Durante i mesi venturi si lavorerà anche sulla sezione medievale e moderna del Museo Lapidario Estense, intervenendo con attività di restauro su alcune opere maggiormente degradate proseguendo, poi, con la manutenzione delle restanti opere costituenti l’intero nucleo collezionistico. Il restauro e la manutenzione del nucleo collezionistico saranno affidati a una ditta specializzata nel restauro di materiale lapideo. Le attività correlate avranno la durata di circa un anno.

Nel corso degli anni 2023-2024 si studieranno, infine, anche gli apparati decorativi di Palazzo Ducale di Sassuolo analizzandone le tecniche esecutive e lo stato conservativo mediante l’esecuzione di rilievi e mappature. Si interverrà, poi, con attività di manutenzione per garantire la corretta conservazione degli intonaci decorati. Anche in questo caso, si affideranno le attività di rilievo, mappatura, manutenzione e restauro ad impresa specializzata nel restauro di materiale lapideo e superfici decorate dell’architettura. La durata delle lavorazioni è stimata in poco meno di due anni.

Grazie alle attività in programma, saranno raccolti numerosi dati aventi carattere tecnico e storico-artistico i quali confluiranno nel database delle collezioni e saranno a disposizione sia del personale interno ché degli studiosi interessati. Lo studio conservativo delle opere consente ai curatori di osservare da vicino le opere, studio che è parte del catalogo scientifico delle collezioni di pittura la cui stesura è in corso. I dati emersi dallo studio conservativo e da quello storico artistico sono inoltre disponibili per la realizzazione di nuovi percorsi didattici. Nel database museale confluiranno anche le immagini acquisite durante la campagna fotografica che si svolgerà in parallelo. Lo studio delle opere, infine, consentirà di ordinare per priorità reali le future attività di conservazione delle collezioni.

Il piano di conservazione programmata diventa quindi emblematico del lavoro di studio, conservazione e mediazione che caratterizza le Gallerie Estensi. Giorno dopo giorno conservatori, curatori, educatori, registrar e comunicatori lavorano insieme per conservare le opere e trasmetterle alle generazioni future approfondendone la conoscenza in modo da poterle presentare in maniera sempre nuova al pubblico più vasto. 

I musei non sono fatti solo di cose o di palazzi, ma anche e soprattutto dalle persone che con passione e diligenza si occupano delle collezioni ogni giorno” afferma Martina Bagnoli direttrice delle Gallerie Estensi. “Questo finanziamento ottenuto grazie ai fondi del ministero della cultura (Fondo per la tutela del patrimonio culturale legge 23 dicembre 2014, n. 190 disponibili per il triennio 2021-2023) ci consente di mettere in luce l’attività principale del museo che è quella dell’attività quotidiana, poco appariscente e fuori dai riflettori, ma che consente al museo di crescere e di diffondere conoscenza. Questo progetto mette anche in luce quanto ogni attività del museo sia frutto di un lavoro corale condiviso dai vari professionisti che operano al suo interno.”  

Per la dott.ssa Lucia Anna Margari, restauratore conservatore e responsabile del progetto, le attività in corso permetteranno di valutare lo stato di salute delle collezioni utilizzando un approccio multidisciplinare. “Grazie al lavoro sinergico tra tutte le figure professionali operanti nel Museo,  riusciremo a conservare e a valorizzare le opere con azioni costanti e mirate. È un cambio di paradigma coraggioso, fortemente sostenuto dalla direttrice Martina Bagnoli, che consentirà di raggiungere un obiettivo: la sostenibilità della conservazione. Non più interventi urgenti e costosi, ma costante lavoro di studio, prevenzione e valorizzazione. Giorno dopo giorno.”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Giorno dopo giorno nel museo” conoscere le collezioni estensi per una conservazione costante

ModenaToday è in caricamento