"Furia" il nuovo libro di Andrea Martina alla Rocca di Vignola
Brindisi, 1981. Teo Furia ha quindici anni, è un ragazzo irrequieto, giovane stella della pallacanestro locale. Suo fratello maggiore Carmine è stato un pilota automobilistico e ora, sospeso dalle competizioni ufficiali, trova nelle corse clandestine un modo facile per fare soldi. Per entrambi lo sport potrebbe essere la strada per un futuro migliore, ma è anche il terreno accidentato su cui va in scena il loro fallimento. E per entrambi la famiglia è un dolore, perché la madre è morta all'improvviso e il padre Silvan, meccanico dei contrabbandieri, sembra non pensare troppo ai figli.
Tutto precipita quando Bruno, un criminale legato in passato a Silvan, esce dopo sei anni dal carcere. Seguendo gli ordini dello Zio, un misterioso capo, Bruno s'impegna a mettere insieme un gruppo che estrometta i napoletani dal contrabbando delle sigarette, le «bionde», in Puglia. E l'alba della Sacra Corona Unita. Dopo un vano tentativo di coinvolgere Silvan nel suo progetto, Bruno avvicina Carmine e Teo e li usa come strumento di pressione contro il padre. La famiglia si dividerà per sempre? O quel cognome che li unisce, quella furia che li lega, avrà la meglio? Andrea Martina ci consegna un romanzo che emoziona e va veloce, un noir sotto il sole del Meridione, in bilico tra violenza e speranza.
Andrea Martina, nato a San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi nel 1990 è docente di Lettere a Modena. Autore di podcast e opere teatrali d’impegno civile, scrive romanzi e sceneggiature di genere noir. “Furia” è il suo libro più recente ambientato nella Brindisi delle sigarette di contrabbando. Al centro del testo, le fragili aspirazioni di Teo, giovane talento della pallacanestro, suo alter ego.