Giovani Virtuosi: Il Duo Oboe e Pianoforte fa risplendere la suggestiva musica del XX Secolo
Domenica 3 marzo alle 17, presso la Chiesa del Voto, si terrà il terzo appuntamento della rassegna MusicALVoto: il concerto "Tra Mito e Razionalità: l’oboe e il pianoforte nel Novecento". Due giovanissimi talenti del Conservatorio Vecchi Tonelli di Modena, Marta Presentini all'oboe e Gabriele Scarpa al pianoforte, saranno i protagonisti della serata.
Il programma del concerto abbraccia opere significative della prima metà del XX secolo e offre uno sguardo sul raffinato pensiero europeo d'avanguardia. Le composizioni selezionate includono brani di Benjamin Britten, Maurice Ravel e Francis Poulenc, ciascuno rappresentante un aspetto distintivo del periodo.
Benjamin Britten, compositore britannico, offre con le sue "Six Metamorphoses after Ovid" una prospettiva unica sul mito attraverso l'oboe. Seguirà "Le Tombeau de Couperin" di Maurice Ravel, raffinato compositore francese. Francis Poulenc, noto per la sua vivace musicalità, presenta la sua Sonata per oboe e pianoforte, che esplora una vastissima gamma di emozioni.
Marta Presentini, nata nel 2003, è una talentuosa oboista che ha iniziato i suoi studi nel 2013 sotto la guida del M° S. Frondini e attualmente è allieva del M° D. Bertozzi al Conservatorio Vecchi Tonelli di Modena. Gabriele Scarpa, classe 2006, ha iniziato lo studio del pianoforte all'età di otto anni e ha già ottenuto riconoscimenti in vari concorsi nazionali e internazionali. Entrambi gli artisti hanno affinato le loro abilità attraverso numerose Masterclass con rinomati Maestri e hanno accumulato esperienza suonando in prestigiose orchestre giovanili e collaborando con altri musicisti di talento.
Il concerto non solo metterà in luce le capacità interpretative e tecniche dei due giovani musicisti, ma offrirà anche una profonda riflessione sul come la musica del ‘900, tanto ripudiata da critici e musicologi, possa in realtà essere un grande specchio che rappresenta la nostra interiorità in questo periodo di crisi: dall'atmosfera evocatrice di Britten, alla dicotomia tra magia e serietà di Ravel, fino alla semplicità a volte grottesca di Poulenc.