Giornata della donna, a Castelnuovo arriva la mostra "Multitasking"
L’8 marzo è sicuramente un’ottima occasione per riflettere sul tema del femminile. La collagist (artista del collage) Cristina Faedi lo fa a modo suo attraverso la tecnica del collage analogico, fatto di carta ritagliata e incollata, esplorando le tante sfaccettature del mondo femminile in “Multitasking”, la mostra – parte della rassegna Arteintorre – promossa dal Comune di Castelnuovo Rangone in collaborazione con il Circolo Caos, nell’ambito delle iniziative culturali per le celebrazioni della giornata internazionale della donna.
Tante le sollecitazioni che riguardano i molteplici volti del quotidiano femminile con qualche accenno autobiografico: la famiglia, la vita di coppia, il lavoro, la socialità, il viaggio. A partire dal collage che dà vita alla locandina della mostra “Multitasking”, attraverso le scritte scovate sui muri di alcune città italiane e straniere, l’immagine della donna appare come un mero corpo da possedere, un’arma seduttiva, oggetto passivo di grandi dichiarazioni d’amore o soggetto attivo di manifestazioni femministe. Qui, come ad evidenziare la coesistenza di tutti questi aspetti contrapposti nel modo di interpretare la propria vita, l’espressione del volto della donna della locandina rimane indecifrabilmente contratto, fra il compiacimento del riso e l’urlo di paura.
La mostra infatti vuole raccontare una donna “multitasking”, dalle abilità multiple, che – seppur sotto lo sguardo severo dell’uomo – ricopre innumerevoli ruoli, a volte anche contemporaneamente, e che non smette di lottare contro le convenzioni e i condizionamenti che la società impone, fino a diventare paladina delle proprie aspettative e ambizioni, liberandosi dalle costrizioni, lasciando un segno nella storia. Una esplorazione per immagini anche intorno alle aspirazioni professionali e alla frustrazione per quel tempo che per una donna non è mai abbastanza, al mondo del cibo visto sia come nutrimento che come forma di disagio, alla ricerca della perfezione del proprio aspetto fisico secondo una estetica esibita o subita, alla violenza perpetrata dal mondo maschile che “ti ama da morire”, alla famiglia e alla vita di coppia, al sostegno fondamentale delle amiche nella salvifica e preziosa sorellanza, al ruolo della donna nella società e alle convenzioni che continuano a condizionarla, fino al dibattito sul genere che ormai ha confini sempre più labili.
Attraverso la tecnica del collage analogico, che utilizza materiali di recupero come immagini vintage e ritagli di giornale d’altri tempi, facendo leva su richiami visivi legati ad un immaginario collettivo, l’artista intende affrontare – in uno scenario per nulla esaustivo – tutti questi aspetti con ironia e giocosità, non solo per divertire, ma per offrire utili spunti di riflessione su come il ruolo della donna diventi sempre più complesso e talora difficile da interpretare. Due i fine settimana in cui la mostra sarà aperta (2-3 e 8-9-10 marzo 2024), con inaugurazione prevista sabato 2 marzo alle 18.
L'autrice Cristina Faedi
Classe 1966, da sempre appassionata di arte, mostre, viaggi, cinema, musica, ha lavorato per 25 anni per l’industria ceramica italiana. Amante del design e dell’architettura, applica da oltre due anni la sua vena creativa nella tecnica del collage analogico, fatto di carta ritagliata (foto, ritagli di giornali vintage, immagini varie) e colla, creando pezzi unici. I lavori, realizzati anche su commissione, si sviluppano in ambito artistico, editoriale e fieristico. Ha ideato, curato e realizzato esposizioni, mostre personali e collettive fra le quali “Tranchant!” nell’ambito del Festival della Filosofia 2023 a Modena sul tema Parola. Il suo portfolio collagistico annovera anche creazioni in campo editoriale come copertine di libri e di riviste, e locandine di manifestazioni espositive. Alcune sue opere sono state pubblicate in volumi interamente dedicati al collage (Solo Collage Italia) e su riviste internazionali.
Dal 2022 Cristina Faedi è partner tecnico di TEDxReggioEmilia, e contribuisce con i suoi collage ad esplorare per immagini il tema dell’anno. Il progetto creativo più appassionante è costituito dai “Personal Landscape”: si tratta di collage personalizzati realizzati su commissione e che riguardano la vita delle persone a cui sono dedicati in un progetto carico di empatia, che coinvolge attivamente anche il committente che, insieme all’autrice, diventa parte attiva del processo creativo. Tutti i suoi lavori, realizzati con grande passione ed entusiasmo, sono storie narrate per immagini e simboli e sono raccolti su Instagram alla pagina #infinite8possibilita.