"Memoria di un viaggio di sola andata", in scena al Teatro Tempio il 26 gennaio
Venerdì 26 gennaio alle ore 21 al teatro Tempio di Modena andrà in scena lo spettacolo "Memoria di un viaggio di sola andata", tratto dalle opere 'Se questo è un uomo' e 'La tregua' di Primo Levi. L'adattamento in prosa e la regia sono di Andrea Ferrari, con la partecipazione di Loredana Fornelli e del Maestro Vincenzo Murè.
Lo spettacolo è una testimonianza diretta del chimico torinese Primo Levi, interpretato da Ferrari, che sarà intervistato da una cronista per ripercorrere le tappe dell'esperienza vissuta nei lager, partendo dalla sua città, Torino, attraverso la sua famiglia, gli studi e la laurea in chimica, le leggi razziali del 1938 fino al confinamento ad Auschwitz. La stesura di 'Se questo è un uomo' Primo Levi la iniziò durante la sua prigionia, ma non è solo un diario o memoriale di un deportato. "Si tratta di una riflessione letteraria da includere - spiega Ferrari - a pieno titolo nelle opere sociologiche e storiche. È un documento schietto, un classico che contiene il mito dei campi di concentramento, ovvero, la mortificazione, l’offesa, l’umiliazione dell’uomo prima ancora del suo annullamento nello sterminio di massa. Le parole di Levi ricordano il periodo più buio, forse, dell’umanità: il periodo in cui l’essere umano è stato obliato e nello stesso tempo ha raggiunto il punto più alto, più profondo: quello del dolore. Poi c'è il resoconto del suo ritorno a casa, vagabondando per il vecchio Continente, ancora in preda alla follia collettiva con La Tregua che fa riflettere su come quegli ultimi mesi di viaggio (ben 8) siano stati una tregua concessagli dal destino. Il recital è una testimonianza coadiuvata da immagini, musiche e canzoni per meglio entrare in quelle atmosfere: l’intento non è celebrare la solennità degli eccidi o i caduti, ai quali è giusto rivolgere il pensiero e mantenerne viva la memoria, quanto di valorizzare i contenuti attraverso la scrittura e lo stile di Primo Levi dove verismo e lirica, fato e provvidenza sono sempre stati presenti e hanno viaggiato in parallelo in quel frangente della sua vita: nel frangente della vita di ciascuna persona. Quello che emerge nelle parole e nelle testimonianze dell’autore, è l’unicità del binario della vita: un binario di sola andata, anche se Levi, come altri, ha potuto fare ritorno a casa; ma quel viaggio di ritorno altro non è stato che una tregua che la morte gli ha concesso: fatti fortuiti, coincidenze che gli hanno permesso di fare ritorno a casa con un futuro segnato e non certamente sereno. Primo Levi, infatti, muore nell'aprile del 1987 a 68 anni, trovato esanime in fondo alla tromba delle scale della sua abitazione torinese, non si sa se per una caduta accidentale o per volontà".
Lo spettacolo è coprodotto dalla Compagnia Andrea Ferrari e dal Teatro Tempio. Per prenotare: 375 6827208, o associazionetempio@gmail.com.