Vasilij Grossman tra Stalingrado e Auschwitz, un convegno sullo scrittore del '900 a Palazzo Europa
Palazzo Europa a Modena ospiterà dal 24 al 25 Ottobre un convegno nazioonale dal titolo "Vasilij Grossman, testimone e narratore del ’900" per conoscere lo scrittore russo che ha raccontato alcuni tra i fatti più tragici del ventesimo secolo “Tra Stalingrado e Auschwitz”. L’iniziativa, alla quale prenderanno parte studiosi e docenti di fama internazionale, è promossa dall’associazione culturale “Le graffette” e dal Centro culturale Francesco Luigi Ferrari con l’obiettivo di approfondire la testimonianza dello scrittore russo Vasilij Grossman che da cronista ha raccontato alcuni degli avvenimenti più tragici del Novecento, dalle battaglie della Seconda Guerra Mondiale ai campi di sterminio.
Nato a Berdicev, in Ucraina, nel 1905 Vasilij Grossman, di famiglia ebrea, è morto a Mosca nel 1941 a causa di un cancro. È stato un corrispondente di guerra. I suoi articoli e le sue annotazioni al fronte, in mezzo ai soldati, sono stati la base di partenza dei suoi libri, rimasti semi-sconosciuti al grande pubblico. “Vita e destino” (romanzo pubblicato in Italia da Adelphi), in cui l’autore pur non essendo mai stato deportato ha raccontato la Shoah, è considerato uno dei libri più importanti del XX secolo.
"Si tratta di un romanzo corale, che non ha un solo protagonista – spiega Francesco Maria Feltri, docente all’Istituto F. Selmi di Modena, esperto dell’opera di Grossman e tra i relatori al convegno –. Mettendo in campo vari personaggi, l’autore riesce a presentare una grande quantità di scenari e di vicende, che toccano sia i crimini staliniani (il GULag, la deportazione dei kulaki, la carestia che, in Ucraina, provocò 6 milioni di morti) sia la guerra sul fronte orientale e lo sterminio degli ebrei in URSS. Quando il romanzo uscì per la prima volta, all’inizio degli anni Ottanta, questo accostamento, questo mettere su un piano di parità Hitler e Stalin provocò grande scandalo. Oggi, al contrario, credo che conoscere Grossman sia un aiuto importante per “leggere il Novecento” in una prospettiva più ampia e più completa, in tutta la sua complessità, che le varie ideologie rischiano di appiattire e di semplificare".
La prima giornata del convegno, sabato 24 ottobre dalle 10,30 alle 13, è dedicata in particolar modo agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole medie superiori. “Vasilij Grossman: dal bene alla bontà” è il titolo della sessione di lavoro che prevede una presentazione del prof. Francesco Maria Feltri attraverso immagini ed inserti letterari a cura di Associazione Il Leggio, Egidio Rosi, Dante Zini e Emanuele Vacondio.
Domenica 25 ottobre, dalle 9 alle 13, sono previsti i seguenti interventi: “Narrare il Novecento: profilo di Vasilij Grossman”, prof. Elissa Bemporad (Queens College, City University of New York); “Un intellettuale ebreo di fronte alla Shoah”, prof. Antonella Salomoni (Università di Bologna - Università della Calabria); “Oltre le ideologie: Vita e destino tra etica e storia”, prof. Francesco Maria Feltri (Istituto F. Selmi di Modena).