Villa Lonardi e Palazzo Borsari, gli itinerari delle Giornate FAI a Modena
Sabato 24 e domenica 25 marzo si svolgono le visite nell'ambito delle Giornate FAI di Primavera 2018. Due i luoghi prescelti per la città di Modena.
Villa Lonardi già Villa San Donnino - Nell’ambito del percorso “Modena 900” la Delegazione FAI di Modena, grazie alla disponibilità della famiglia proprietaria, aprirà Villa Lonardi, uno dei massimi esempi di architettura liberty italiana. La villa fu costruita tra il 1910 e il 1911 con la regia progettuale di Aroldo Bonzagni, pittore centese, fra i primi firmatari del manifesto futurista. Committente fu Claudio San Donnino, brillante rampollo di una famiglia di origine ebraica, fra le più vista nella cerchia dell'alta borghesia modenese (basti ricordare che il padre Pier Luigi fu in quegli Sindaco di Modena e poi Senatore del Regno). Amante dello sport, Claudio fondò il Law Tennis Club e nel 1912 il Football Club e fu animato da una forte passione, tipicamente futurista, per le automobili, corroborata anche dall'amicizia con Enzo Ferrari e Alfieri Maserati.
In allegato una planimetria con i parcheggi consigliati per evitare l’attraversamento della trafficata Via Vignolese. Consigliamo il parcheggio retrostante il Ristorante Lo Stalliere in Via Vignolese e quello presso l’azienda Aceto Balsamico del Duca in Via Medicine 2110.
- Villa Lonardi si trova in via Medicine, 25 in località San Donnino di Modena
- Apertura a cura della Delegazione FAI Modena
- Orario di visita: sabato 10.00 - 17.00; domenica 10.00 - 17.00
- Contributo suggerito a partire da: € 3,00
Palazzo Borsari, sede del Consorzio della Bonifica Burana - Seconda apertura dell’itinerario “Modena 900” è Palazzo Borsari, sede del Consorzio della Bonifica Burana. Il percorsi di visita permetterà di ricostruire la storia del territorio modenese, profondamente legata alle acque. Risalgono, infatti, all'età del Bronzo i primi interventi dell'uomo per regimentare le acque in pianura, in particolare in quei territori dove queste avevano il predominio sulle terre e il paesaggio era connotato da aree paludose, stagni, fiumi non arginati, boschi che circondavano radi insediamenti umani posti sui dossi più elevati. Fu solo con Napoleone e poi, dopo l'Unità d'Italia, con l'emanazione della legge Baccarini nel 1882 che la responsabilità di di bonificare vaste aree fu assegnata allo Stato, facendo prevalere le necessità igieniche per prevenire malattie come la malaria. Nel territorio tra Reno e Panaro con la costruzione dell'impianto idrovoro di Bondeno nel 1925 si giunse ad un'effettiva sistemazione degli scoli delle acque basse e delle acque alte sotto la direzione dell'ing. Moretti. Questa eredità secolare dal 2009 è stata raccolta dal Consorzio di Bonifica Burana che ha la propria sede nel Palazzo costruito a metà dell'Ottocento dalla famiglia Borsari, di origini finalesi.
- Palazzo Borsari si trova in Corso Vittorio Emanuele II, 107 a Modena
- Apertura a cura del Gruppo FAI Giovani Modena
- Orario di visita: sabato 10.00 - 17.00; domenica 10.00 - 17.00
- Contributo suggerito a partire da: € 3,00