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Accesso alle case popolari. Fratelli d'Italia: "No alle modifiche dei criteri d'accesso"

Fratelli d’Italia Modena darà avvio a una campagna di raccolta firme per sensibilizzare la popolazione e chiedere a Bonaccini e a tutto il Pd regionale di fare un passo indietro nella scelta di cambiare i requisiti di accesso agli alloggi popolari in E.R.

"Il requisito di storicità della residenza o dell’attività lavorativa non deve essere ulteriormente valorizzato dai Comuni, i quali non potranno inserire la residenzialità storica anche all’interno dei criteri scelti e dettagliati nei propri regolamenti ai fini della determinazione di punteggi premiali nelle graduatorie ERP". 
E' quanto dichiarato oggi in conferenza stampa da Fratelli d'Italia in merito alle case popolari e ai criteri di assegnazione. 

"Con questa nefasta disposizione- proseguono da FdI -  Bonaccini e il PD che governa la Regione si pongono l'obiettivo di ridefinire i criteri e la gestione degli alloggi Erp, le case popolari o "alloggi di edilizia residenziale pubblica", mortificando la speranza per tutti gli italiani residenti in Regione di poter avere accesso alle case popolari ed esautorando i Sindaci e i Comuni. La restrizione applicata ai Comuni prevede quindi di non poter attribuire un posto più alto in graduatoria a chi risiede o lavora da molto tempo sul territorio finendo così per danneggiare le tante famiglie della nostra Provincia che necessitano di un alloggio popolare e che si vedranno superati in graduatoria da chi magari è giunto da poco."

"I dati regionali e provinciali parlano chiaro: i cittadini stranieri vedono assegnarsi il 40% degli alloggi a fronte di una popolazione pari al 12,8% in Emilia-Romagna e nella maggior parte delle graduatorie i primi posti sono ad appannaggio di popolazione straniera.Fa sorridere la motivazione che avrebbe spinto la Regione Emilia-Romagna a modificare i requisiti di accesso agli alloggi popolari ovverosia la “necessità di aiutare i giovani nella ricerca di un alloggio” ed il fatto che i punteggi premiali basati sul requisito della residenzialità storica sarebbero discriminatori e penalizzerebbero criteri di valutazione più rilevanti per la situazione di bisogno, come il reddito o la gravità del disagio abitativo."

"Verrebbe da chiedersi -proseguono -in quale modo questa norma andrà a beneficio dei giovani: questa norma infatti andrà definitivamente a discapito di tutti gli italiani, giovani e anziani in primis. La norma regionale rappresenta inoltre un pessimo segnale anche per chi risiede in città da tempo ed ha costruito un rapporto stabile e di radicamento nel territorio, in quanto potrebbe ottenere un punteggio inferiore rispetto ad altri che, pur avendo diritto di accedere all’edilizia residenziale pubblica, risiedono in città da un tempo inferiore. La scelta della Regione Emilia-Romagna è un passo indietro nella garanzia dei diritti e dell’equità sociale e vi è il concreto rischio di danneggiare i tanti anziani e le famiglie fragili che dell’alloggio popolare hanno bisogno e che si vedranno superare in graduatoria da chi risiede in città da poco tempo. Una vera scelta incomprensibile e sarà pagata da migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli e, purtroppo, imporrà a tante amministrazioni comunali di compiere una retromarcia rispetto ai miglioramenti delle graduatorie per la casa ottenuti negli ultimi anni."

"A essere penalizzati in futuro saranno i cittadini che da più tempo vivono nelle nostre città e i cui bisogni non saranno più tenuti in considerazione: penso soprattutto alle giovani coppie, ai più anziani, e ai più fragili. Saranno loro i più colpiti nonostante siano stati proprio loro i maggiori contribuenti di quei servizi. Nell’ultimo decennio tutti i Governi di sinistra che si sono susseguiti al Governo del Paese e della nostra Regione, non hanno mai affrontato i temi dell’immigrazione e degli alloggi con serietà, lasciando in eredità una situazione esplosiva sotto il profilo sociale, e oggi la Regione Emilia-Romagna persevera in quella direzione".

Per questi motivi, Fratelli d’Italia Modena darà avvio nei prossimi giorni ad una massiccia campagna di raccolta firme in occasione dei banchetti che verranno organizzati in tanti Comuni del nostro territorio, per sensibilizzare la popolazione e chiedere a Bonaccini e a tutto il Pd regionale di fare un passo indietro nella scelta di cambiare i requisiti di accesso agli alloggi popolari in E.R. mentre il Dipartimento Enti Locali ha predisposto un testo di una mozione che i nostri eletti hanno già depositato o depositeranno a breve in tutti i Comuni dove Fdi è presente.

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