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Domenica, 28 Aprile 2024
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Bilancio Regione, Vecchi “Manovra rigorosa, 130mln di risorse”

Il consigliere regionale modenese del Pd Luciano Vecchi è stato il relatore di maggioranza della manovra di assestamento del bilancio regionale: “Una manovra rigorosa – ha spiegato Vecchi – che prevede, nonostante le sempre crescenti difficoltà, risorse “fresche” per circa 130 milioni di euro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“Per il terzo esercizio, la manovra di assestamento del bilancio regionale ha un’entità assai più limitata di quanto non fosse in passato, come d’altronde si è progressivamente ridotta la consistenza dello stesso bilancio della Regione”, ha spiegato il consigliere regionale modenese del Pd Luciano Vecchi, relatore di maggioranza del provvedimento, sottolineando che le risorse “fresche” allocate con i provvedimenti di variazione al bilancio ammontano a circa 130 milioni di euro. “Da alcuni anni – ha affermato Vecchi – le risorse a disposizione del sistema regionale e le normative nazionali da applicare nella predisposizione del Bilancio devono fare i conti con un accentuato centralismo statale, con una impostazione nazionale ed europea che agisce oggettivamente contro equità e sviluppo, con una limitazione drastica e deleteria delle risorse da destinare a cittadini, imprese e collettività territoriali. Pertanto – ha sottolineato – il rigoroso rispetto della normativa vigente, che ha contraddistinto e che continuerà a caratterizzare l’approccio della Regione Emilia-Romagna, è per noi motivo di orgoglio che non può però sottacere l’impellente necessità di un forte mutamento di segno delle politiche verso il sistema delle Regioni e degli Enti locali”.

Se alcuni anni fa esisteva una differenza decisiva tra l’autonomia finanziaria delle Regioni e il sistema degli Enti locali – ha aggiunto Vecchi – oggi questa è sempre meno apprezzabile, poiché al netto delle tasse automobilistiche e di tutte le entrate fiscali, legate alle addizionali regionali, tutta l’imposizione fiscale alimenta lo Stato centrale. Alla luce di ciò, rispetto al 2010, le Regioni hanno a disposizione, al netto delle risorse destinate alla sanità, complessivamente 8 miliardi in meno, il che incide sul solo bilancio regionale con un taglio di circa 600 milioni disponibili, a cui va aggiunta l’introduzione di ulteriori tetti di spesa. “La legge di assestamento del bilancio per l’esercizio 2013 e pluriennale 2013-2015 – ha proseguito – è stata elaborata nel rispetto del quadro normativo e finanziario nazionale e conferma la rigorosa impostazione tenuta dalla Regione Emilia-Romagna nella predisposizione del bilancio di previsione”. Per questi motivi ha invitato l’Aula ad approvare i provvedimenti. Vecchi, nel riferire i numeri della manovra, ha anche segnalato alcune modifiche che la legge finanziaria introduce alla legislazione esistente, in particolare alla cosiddetta legge sul ‘riordino territoriale’ (L.r. 21/2012): “Si tratta della concretizzazione di un preciso impegno politico assunto da Giunta e Assemblea legislativa in occasione dell’adozione di tale norma, nello scorso dicembre, senza che le modifiche al testo mettano minimamente in discussione l’impianto della Legge 21: ne consentiranno invece una migliore aderenza alla complessa realtà regionale e alle esigenze del sistema delle autonomie locali”.

I NUMERI - In base alle chiusure contabili dell’esercizio 2012, i residui attivi (previsti in 8.642.398.364,44 euro) sono rideterminati in 7.715.506.696,57 euro, con una diminuzione di 926.891.667,87 euro. I residui passivi (previsti in 8.335.376.617,35 euro) sono rideterminati in 7.271.267.521,62 euro, con una diminuzione di 1.064.109.095,73 euro. Il fondo cassa (inizialmente stimato in 237.805.165,30 euro) risulta di 224.456.298,08 euro. L’avanzo di amministrazione (inizialmente previsto in 2.544.826.912,39 euro) viene rivisto a 2.402.695.473,03 euro (con una diminuzione di 149.631.439,36 euro), principalmente derivante dalla riduzione del saldo finanziario negativo dell’esercizio precedente, riduzione che risponde anche alla finalità di garantire che l’ammontare dell’indebitamento autorizzato rientri nel limite del 20% delle entrate tributarie non vincolate, tenendo conto della soppressione delle compartecipazioni regionali alle accise su benzina e gasolio disposte dalla legge di stabilità statale per il 2013. Per quanto riguarda le voci della manovra finanziaria sono previsti: ulteriori 60 milioni di euro in sanità per integrare le disponibilità finanziarie derivanti dall’erogazione di prestazioni aggiuntive rispetto ai livelli essenziali di assistenza; altri 17,68 milioni di euro andranno a sostegno del programma di investimenti a destinazione sanitaria, mentre 23,5 milioni di euro a favore degli enti locali (per il cofinanziamento del Documento unico di programmazione) per la realizzazione di opere pubbliche. E ancora 13,1 milioni di euro sono le risorse destinate alla realizzazione di un primo stralcio del polo tecnologico, 6 milioni di euro al dissesto idrogeologico per interventi di messa in sicurezza di strade e frane colpite dall’eccezionale ondata di maltempo dei mesi scorsi.

Per lo sviluppo imprenditoriale e la crescita del sistema economico, la manovra prevede 18 milioni, in aderenza alle proposte avanzate dalle categorie economiche in udienza conoscitiva. Si tratta di 10 milioni e 780 mila per il bando ‘ricerca innovazione e crescita’, 5 milioni di euro a favore del fondo di concessione di garanzie e co-garanzie affidato in gestione ai Consorzi fidi regionali, e altri 2 milioni e 200 mila euro per la costituzione di un fondo rotativo di finanza agevolata per lo sviluppo e la crescita delle imprese. Ulteriori 2,75 milioni di euro, per il triennio 2013-2015, sono poi destinati ad interventi in ambito telematico per garantire la rete veloce internet e per l’adeguamento del sistema informativo-informatico regionale; 7,2 milioni di euro vanno a nuovi interventi in agricoltura (di cui 6 per migliorare l’efficienza irrigua delle aziende agricole e 1,2 milioni di euro per la lotta alle malattie delle piante). Infine, grazie ad ulteriori risparmi di gestione conseguiti dall’Assemblea legislativa, ulteriori 100 mila euro saranno destinati ad integrare il finanziamento previsto nel bilancio di previsione regionale per gli interventi di promozione e sviluppo dei processi di partecipazione (come previsti dalla relativa legge regionale n. 3 del 2010).

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