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Un revisore di centrodestra per i conti di Modena, Consiglio approva con il mal di pancia

Gian Luca Broglia presiederà il collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Modena, nonostante resti politicamente inviso a maggioranza e M5s. Duro confronto in consiglio comunale sulla scelta di legge che stabilisce il criterio del sorteggio dei Revisori

L'assessore al Bilancio del Comune di Parma ai tempi del buco da 800 milioni di euro (per cui pero' non fu indagato) è il nuovo presidente del collegio dei revisori dei conti del Comune di Modena nel triennio 2015-2018. Il voto favorevole che promuove sotto la Ghirlandina Gian Luca Broglia, infatti, è appena arrivato all'unanimità in Consiglio comunale, in assenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli uscito per altri impegni. Proprio Muzzarelli aveva chiesto un rinvio della delibera, approdata per la prima volta in aula lo scorso 9 marzo. Era emerso subito un problema di opportunità su Broglia, ma c'è stato ben poco da fare. Le nuove procedure per la nomina dei revisori nei Comuni, infatti, prevedono che i professionisti in questione siano scelti tramite estrazione da un elenco in cui possono essere inseriti, a richiesta, gli iscritti al registro dei revisori legali e quelli all'ordine dei dottori commercialisti.

Cosi', i consiglieri modenesi hanno capito presto di non avere scelta: in caso di voto contrario, si sarebbe paventata l'omissione di atti d'ufficio e l'impossibilità di votare gli atti di bilancio, con buona pace dell'autonomia delle assise comunali. Oggi in Consiglio è stato approvato anche un ordine del giorno (ok di Pd, Sel, Cambiamodena, M5s e Per Me) che chiede a sindaco e giunta di impegnarsi, nei confronti dei parlamentari del territorio e dell'Anci, per correggere la regola sui revisori (che fra l'altro vengono pescati ora in ambito regionale con aggravio dei rimborsi spese): un modo per mandare giù meglio l'amaro boccone e poco altro, è parso ai più. L'ordine del giorno è stato affiancato da un emendamento, poi bocciato, su proposta di Forza Italia e Ncd.

A quel punto, in Consiglio è partito un certo scompiglio e il capogruppo Pd Paolo Trande ha chiesto e ottenuto una sospensione. Ha sbottato Trande, di seguito, sul merito della delibera: "I consiglieri comunali dovrebbero poter dire di 'no' senza che si paventi l'omissione di atti d'ufficio. Bene l'aver superato il controllo politico sulle nomine, ma andava tolto solo ai Comuni meno virtuosi. Su Broglia, poi, è emerso un problema di opportunità politica".

Il capogruppo Fi Andrea Galli ha risposto ai dem: "Non volete Broglia solo perchè era in una giunta non del vostro partito". Ha chiosato sempre per il Pd Fabio Poggi: "è difficile assumersi la responsabilità di una scelta che non è nostra. Basta votare contro? Ne risponderemmo in solido...". Oltre a Broglia, nel collegio dei revisori sono stati nominati Marco Perini e Marina Chiaravalli: il primo viene da Piacenza e la seconda da Ravenna, a proposito dei rimborsi da sostenere.

La delibera approvata all'unanimità, presentata dall'assessore al bilancio Carla Ludovica Ferrari, determina le indennità spettanti ai tre componenti. Il presidente del collegio percepirà un'indennità annua di 23.226 euro, gli altri di 15.484 euro ciascuno per un totale annuo complessivo di 54.195 euro. Oltre, dunque, a un rimborso per le spese di viaggio, come previsto dalla legge per i componenti che risiedono fuori dal territorio comunale.

(DIRE)

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