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Trasporti, Cinzia Franchini (CNA): "Rinnovare il Ministero nelle cariche politiche e tecniche"

Le indagini giudiziarie debbono fare il loro corso e non si può certo gridare condanne preventive, tuttavia oggi si pone al Ministero una macroscopica questione di opportunità politica su cui il Governo Renzi si gioca la carta della credibilità

Grandi appalti, concessioni autostradali, finanziamenti ed incentivi pubblici. Un fiume di denaro gestito da un Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti su cui aleggia, oggi più che mai, il sospetto di cointeressenze e corruzioni. "CNA-Fita più volte - ha dichiarato Cinzia Franchini, presidente nazionale dell'associazione artigiana dell'autotrasporto -  ha ribadito, per esempio, l'insostenibilità economica, oltre che politica, del sistema delle concessioni autostradali e i relativi sistemi di pedaggiamento, richiamando l'attenzione del Governo ad azioni di riforma nell'interesse di tanti operatori economici del Paese e non dei soliti lobbisti".

"Le indagini giudiziarie debbono fare il loro corso e fino all'ultimo grado di giudizio non si può certo gridare a condanne preventive, tuttavia oggi si pone al Ministero una macroscopica questione di opportunità politica su cui il Governo Renzi si gioca la carta della credibilità. L'arresto di Incalza e quanto disvelato dalle intercettazioni – ha concluso la Franchini - rendono necessario l'intervento dell'Esecutivo per un rinnovamento radicale e profondo nel Dicastero di Lupi che sovverta l'inamovibilità di centri di potere gestiti da politici e grandi burocrati".

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