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Politica

La sinistra alternativa in campo, è Claudio Tonelli in candidato sindaco a Modena

Il quarto nome completa (per ora) la rosa dei candidati sindaci nel capoluogo. Tonelli guiderà la lista composta da Modena Volta Pagina, Unione Popolare e Possibile

Sale a quattro il novero dei candidati sindaci alle elezioni di giugno per il Comune di Modena. E' stata infatti ufficializzata oggi la corsa di Claudio Tonelli quale candidato per la lista che ragruppa diverse forze della sinistra alternativa alla coalizione del Pd: Modena Volta Pagina, Unione Popolare e Possibile. "Verificata l'impossibilità di avviare un confronto su idee e programmi con la coalizione di centro-sinistra in vista delle elezioni amministrative dell'8 e 9 giugno prossimi, abbiamo deciso di presentare ai modenesi una propria proposta di governo della città individuando nella persona di Claudio Tonelli il candidato sindaco in grado di farsi migliore interprete di questo progetto politico", spiegano i promotori, che rappresentano di fatto quell'area più progressista che nell'ultimo decennio (e anche prima) non ha mai fatto parte della maggioranza che amministra la città, criticandone fortemente molte scelte in tutti i campi.

“La mia candidatura – ha spiegato Tonelli - è il risultato di un percorso condiviso che a tutto mira fuorché ridursi a semplice testimonianza, non vogliamo piantare una bandierina identitaria nel panorama politico locale ma intendiamo incidere sulla vita della città facendoci portatori di contenuti concreti, tangibili, per disegnare un futuro per Modena più a misura dei bisogni popolari e reali delle persone. Ecco allora, la necessità di puntare subito, fin da oggi, su alcune proposte chiare, realistiche, pratiche che, se raccoglieremo la fiducia di una parte significativa di cittadini, intendo sostenere con passione e impegno totali”. L'obiettivo è quindi quello di dimostrare che a Modena "esiste una sinistra in grado di influenzare le politiche del Consiglio Comunale", attraverso una "nutrita pattuglia di consiglieri".

Le forze che compongono la lista hanno dialogato a lungo con altre realtà, cercando anche di mettere in piedi una coalizione più ampia, che potesse contare anche sull'Alleanza Verdi-Sinistra e sul Movimento 5 Stelle. Con quest'ultimo in particolare, negli ultimi anni si è visto un crescente legame nelle iniziative sul territorio e nella visione (parte del programma è stato scritto con l'apporto dei grillini), ma al momento della definizione degli assetti elettorali, sia Sinistra-Verdi che M5S hanno fatto scelte diverse.

Tonelli - 60 anni, laureato in Fisica, quadro d'azienda nel settore biomedicale e gestore di una piccola attività nel settore agricoltura a km 0 - ha alle spalle una lunga militanza politica, partendo da una formazione nel cattolicesimo democratico. Fece parte prima nell'Ulivo e successivamente nel PD, abbandonando però il partito  nella stagione della segreteria Renzi. E’ stato tra i fondatori dell’associazione degli Amici del Sant’Agostinoe e il suo impegno politico si è concretizzato in ultimo dando vita al laboratorio di Modena Volta Pagina.

Tre proposte da cui partire

Durante la presentazione ufficiale alla stampa, avvenuta stamane, Tonelli ha declinato i primi tre punti di un articolato programma. Punti che portano al loro interno molti numeri. Il primo è "Obiettivo 500: subito 500 alloggi in affitto a 500 euro". La lista punta infatti sull'emergenza abitativa come elemento chiave della propria campagna, criticando la speculazione immobiliare che ha portato a cifre troppo alte per gli affitti e gli acquisti di abitazioni: “Tutto ciò deve finire. Noi proponiamo di potenziare fortissimamente il ruolo dell'Agenzia Casa – spiegaTonelli – con un Comune che deve farsi mediatore e garante tra chi possiede immobili potenzialmente da affittare e chi invece li ricerca. Dobbiamo avviare un circolo virtuoso di disponibilità di case da affittare a una somma non superiore a 500 euro. Cifra abbordabile da single o famiglie appartenenti alla classe media, oggi in sofferenza soprattutto perché non assistita da un welfare adeguato".

Un altro elemento chiave della visione della lista risiede nel controllo pubblico dei servizi, forse la principale critica mossa alle amministrazioni modenese e a quella Muzzarelli in particolare. Modena Volta Pagina - Unione Popolare lancia quindi un impegno per "la ripubblicizzazione dei servizi di cinque  Case Residenza Anziani (CRA) modenesi". Tonelli spiega; "Si tratta di servizi in qualche modo pian piano scivolati a una dimensione residuale nell’attenzione della Giunta. Invece si può invertire questa tendenza, impegnandosi a fare diventare nel tempo questi servizi per anziani dei veri e propri modelli di riferimento del settore. Un'impresa impossibile? Solo per chi pensa che le persone che hanno fatto la storia di questa città non meritino tutto il nostro rispetto e le nostre cure. Abbiamo le risorse e le competenze e il personale qualificato e motivato per riuscirci. Manca solo la volontà politica. Il livello di civiltà di una società è dato quasi sempre dall'attenzione verso i suoi membri più deboli”.  

Infine c'è il tema di grande attualità sulla "città 30", che tanto fa discutere in tutta Italia. La lista progressista è principale promotrice di un modello radicale: “Una misura che, ne siamo perfettamente consapevoli, non troverà sostegno se non da una minoranza di cittadini perché, rispetto ai ritmi a cui siamo abituati oggi, imporre in alcune zone della città una velocità massima di 30 km orari dà oggettivamente l'impressione di procedere a un'andatura da lumaca. L'ho provato di persona...” si è sbilanciato il candidato sindaco. “Eppure – ha proseguito – se non ci assumiamo fino in fondo la responsabilità come collettività e come individui di cambiare qualcosa nel nostro stile di vita, tutti i discorsi sull'ambiente, sul cambiamento climatico, sull'inquinamento atmosferico ecc. rimangono solo chiacchiere buone per autoconvincersi di avere la coscienza pulita, giusto una insignificante greenwashing, come lo chiamano gli inglesi. Invece ridurre la velocità a 30 km in tante zone della città non solo migliorerebbe la pessima aria che respiriamo (di cui deteniamo il record negativo regionale), ma ridurrebbe drasticamente il numero di incidenti, di vittime della strada, ed anche di questo Modena ha il poco invidiabile primato in regione. Per esemplificare, se Modena30 fosse già un risultato e non solo un obiettivo un incrocio pericolosissimo come la via Giardini all'altezza del Gallo, per i pedoni ma non solo, non avrebbe richiesto il tributo di sangue e di morti che invece oggi lo segna in maniera indelebile. Sia chiaro: ridurre Modena30 a qualche cartello per limitare la velocità sulla maggioranza delle strade, sarebbe una presa in giro, dobbiamo invece accompagnare l’intervento col ridisegno dei percorsi ciclabili, pedonali, stradali per riequilibrare lo spazio pubblico da vivere. Dobbiamo inoltre intervenire sui marciapiedi, sulle barriere architettoniche d’ogni tipo e rilanciare l’attuale miserrimo trasporto pubblico. Modena30 va costruita per gradi così da fare capire che non vi sono, in realtà sostanziali differenze nei tempi di percorrenza: a Modena il 40% degli spostamenti in auto non arriva a 2 chilometri! Si userà meno l’auto perché si userà solo quando sarà necessaria".

La presentazione-3

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