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Pavarotti nel Cuore: un "comizio" fa infuriare l'opposizione

La lettura di un comunicato da parte di Alessandro Roveri, ufficio stampa del Teatro Comunale, scatena l'ira del Pdl e della Lega che però tacciono sul ritardo del sindaco Pighi alla commemorazione del Tenorissimo al cimitero di Montale

E' stato definito 'un comizio di troppo', 'mossa che non può essere definita in altra maniera se non squallida' e 'nota stonata': ci si riferisce alla lettura del comunicato sindacale effettuata da Alessandro Roveri, Ufficio stampa del Teatro comunale di Modena, sul palco del "Pavarotti nel Cuore". Forse nemmeno chi ha deciso che la lettura andava fatta pensava di scatenare questo mare di accuse, provenienti prevalentemente da Lega Nord e PdL; o forse era proprio lo scopo che si voleva raggiungere: lo scalpore. La nota della Lega Nord accusa di aver trasformato l'evento commemorativo in un evento di partito, strumentalizzando il nome di un grande modenese proprio come era stato fatto con Enzo Ferrari.

Andrea Leoni del PdL ne fa una questione di stile che in questo caso sarebbe venuto a mancare e si augura che Pighi non fosse a conoscenza di questa decisione e che, anzi, voglia presto mettere in chiaro la sua estraneità. In risposta ai primi si potrebbe girare una domanda: se chi ha messo in piedi tutto l'evento, lavorando nella giornata di ieri, avesse invece deciso di scioperare annullando la serata, oggi potrebbe essere accusato di qualcosa? A Leoni sarebbe opportuno far notare che la lettura suddetta era programmata e inserita in scaletta con, addirittura, la precisazione della durata più o meno approssimativa di 2 minuti; risulta quindi difficile credere che Pighi non ne fosse assolutamente a conoscenza.

E' vero però che certi momenti sono delicati e, seppure non fosse un funerale o un momento prettamente 'sacro', la lettura di Roveri può essere considerata assolutamente fuori luogo, soprattutto per essere stata fatta dopo il discorso del Sindaco quindi a serata già iniziata. Bisogna però forse prestare attenzione a non cadere nel medesimo errore con commenti fuori luogo ed esagerando l'accaduto. Per essere poi completi, ci si sarebbe dovuti lamentare anche di un secondo fatto, probabilmente anche più grave; nessuno invece ha rilevato che il sindaco Giorgio Pighi, che doveva recarsi al cimitero per deporre i fiori gialli e blu sulla tomba di Pavarotti tra le 10 e le 11, abbia fatto tardi a questo appuntamento, presentandosi al cimitero alle 12, pur di non fare tardi ad un altro appuntamento: Pighi infatti alle 11.15 si trovava sul palco di piazza Roma insieme a Donato Pivanti per protestare contro la manovra.

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