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La streeet parade agita la politica, l'organizzazione rassicura: "La violenza non sarà tollerata"

L'evento di sabato 28 si preannuncia imponente da un punto di vista delle presenze e del dispiegamento di forze per garantire l'ordine pubblico. Pd: "scongiurare infiltrazioni", FdI: "Cambiare percorso"

Il corteo "Smash Repression" atteso a Modena per sabato 28 ottobre scalda la politica e le istituzioni modenesi. Lo fa a ragion veduta, dal momento che la manifestazione antiproibizionista - voluta in città ad un anno dal rave party di Modena Nord - vedrà confluire a Modena migliaia e migliaia di persone. Forse oltre 10mila, che sfileranno dietro un aventina di camion e furgoni dai quali verrà sparata musica a tutto volume.

Il sindaco Muzzarelli è stato il primo ad intervenire chiedendo ad organizzatori e partecipanti senso di responsabilità e rispetto per il decoro della città. Una richiesta che arriva dopo esperienze non certo positive di alcuni cortei del mondo anarchico-antagonista negli ultimi anni, che hanno lasciato scie di danni nel loro percorso

Un messaggio ribadito anche dal parlamentare del Pd modenese Stefano Vaccari: “Il diritto di manifestare è, ovviamente, sacrosanto. Di più, va sottolineato come gli organizzatori dell’evento abbiano rassicurato rispetto alla pulizia della città, al rispetto degli spazi e alla contrarietà a ogni tipo di violenza. Tuttavia, data l’entità dell’affluenza prevista – 15mila persone e 23 tir musicali - mi unisco al Sindaco Muzzarelli nel chiedere al Prefetto e al Questore (e ovviamente al Ministro Piantedosi) di mantenere alta l’attenzione, adoperarsi per garantire che quella del 28 ottobre resti una manifestazione pacifica, vigilando perché chiunque volesse infiltrarsi e scongiurare le infiltrazioni di chiunque volesse fomentare situazioni di pericolo. Per far questo, chiedo alle autorità competenti di adoperarsi per garantire la sicurezza della città, richiedendo al Viminale le risorse umane e i mezzi necessari per farlo".

Più deciso l'intervento di Fratelli d'Italia, che attacca: "Gli appelli di Muzzarelli volti a chiedere rispetto delle regole a chi manifesta proprio perché è contrario alle regole, oltre ad essere totalmente inutili, poco si addicono ad un Assessore alla sicurezza che ha già avuto a che fare con cortei simili e con la totale inaffidabilità di questi soggetti che in molti casi sono ragazzini viziati che giocano alla rivoluzione  senza rispetto alcuno. Se è vero che il diritto a manifestare è garantito dalla nostra Costituzione, è altrettanto vero che ogni manifestazione va valutata sotto l’impatto che essa comporta sulla città - dichiara il presidente cittadino Luca Negrini - I soggetti che in questo caso si accingono a manifestare contro il Decreto Antirave sono soliti creare disordine e provocazioni. Gli stessi che molto spesso provocano gli agenti di pubblica sicurezza proprio per creare ulteriori difficoltà in termini di gestione dell’ordine pubblico".

I meloniani chiedono quindi di modificare radicalmente il percorso del corteo, per evitare il passaggio lungo i Viali: "Si valuti l’alternativa di far deviare il corteo, una volta giunto in piazza Natale Bruni, in direzione di via Canaletto sud  attraversando il cavalcavia  di via Guido Mazzoni così da giungere, appunto, in via Canaletto sud dove il Sindaco preventivamente chieda ai responsabili dei cantieri di rendere gli stessi particolarmente sicuri, in modo da non lasciare nulla che possa essere utilizzato come arma e inaccessibili dall’esterno, per poi procedere su via delle Suore fino a raggiungere il ponte Cialdini, attraversarlo e procedere su via Zucchi così da raggiungere il parco Ferrari. Un percorso che garantirebbe lo svolgimento del corteo senza intaccare le quotidiane attività dei modenesi, svolgendosi in un tragitto maggiormente controllabile e che agevolerebbe anche il lavoro degli operatori di pubblica sicurezza a cui va il nostro preventivo sentito ringraziamento per la quotidiana professionalità che siamo sicuri non mancherà anche in questa occasione"

Preoccupazioni che vengono fatte proprie dal sindacato di polizia Siulp di Modena: "Condividiamo l’appello del Sindaco Muzzarelli per il rispetto della città e dei suoi abitanti, ma come Siulp lo allarghiamo anche al rispetto per tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine che saranno impiegati nei vari servizi. Questo perché, soprattutto in determinati momenti storici, il cercare più volte volontariamente ed insistentemente lo scontro fisico con le Forze dell’Ordine, è stato il vero e unico fine di manifestazioni più o meno spontanee, magari senza pensare alle conseguenze di queste azioni aggressive. Ed è questa la circostanza che come Siulp temiamo di più, poiché esasperare i toni e ricercare il conflitto a tutti i costi, significa semplicemente provocare la reazione delle Forze di Polizia, le quali sono tenute a far rispettare le leggi e le regole imposte dalle varie autorità, ma per farlo hanno anche il dovere/diritto di difendersi dalle aggressioni violente dei facinorosi".

Anche i commercianti hanno storto il naso: “Un diritto legittimo, che però non deve ostacolare altri diritti, come quello dei modenesi di vivere la propria città - ha dichiarato Francesco Stagi, segretario provinciale della CNA di Modena, evidenziando come la street parade si svolgerà in concomitanza con Sciocolà, manifestazione che in tre giorni contribuisce a portare in città circa 150mila cittadini, peraltro non solo modenesi. In ogni caso, anche se l’itinerario del corteo anarchico non passerà per il centro storico, garantendo quindi lo spazio “fisico” alle due manifestazioni, è chiaro che questo causerà disagi, quantomeno logistici, a tutti. “E’ questa considerazione che alimenta i dubbi sull’opportunità di concentrare due iniziative di questa portata nello stesso giorno, sapendo che da anni ormai Sciocolà si tiene nell’ultimo fine settimana di ottobre”, chiosa Stagi.

A tranquillizzare almeno in parte gli animi è arrivata in queste ore la comunicazione degli stessi organizzatori di "Smash Repression", i quali hanno fornito garanzie sull'evento: "Saranno presenti più enti dedicati alla riduzione del danno, abbiamo collaborazioni con enti comunali e privati che ci aiuteranno a fare la raccolta differenziata e a lasciare la città pulita. Stiamo facendo una manifestazione di protesta, ed è responsabilità di ognuno di noi occuparsi della propria spazzatura, delle persone vicine, di qualsiasi necessità possa presentarsi - spiegano - Ci autogestiremo con buonsenso, rispetto del prossimo e della città! La violenza non sarà tollerata in nessun caso, per nessun motivo".

Ricordiamo che l'evento prenderà il via al parco Novi Sad tra le 14 e le 15, per poi snodarsi intorno al centro storico fino in via Giardini e proseguire poi in direzione del parco Ferrari. Qui l'evento si concluderà probabilmente solo a notte inoltrata, dal momento che l'organizzazione ha promesso 12 ore di musica non-stop.

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